Vizi e piaceri più “leciti” sono indistinguibili dal cervello – Simona Regina, Focus

Focus

«Piaceri e vizi: molti comportamenti che consideriamo virtuosi attivano i centri cerebrali in modo del tutto simile a quelli che consideriamo viziosi. La meditazione, l’esercizio fisico, l’apprendimento, la preghiera, fare beneficienza segioro la stessa “strada di neuroni” dell’orgasmo, di un bicchiere di vino o del fumare una sigaretta. Con la conseguenza che chi prova la sensazione appagante cerca di ripetere quell’esperienza, positiva o meno che sia. Il rischio è la dipendenza, che in fondo non è altro che la ricerca ripetuta di qualcosa che ci soddisfa. E se in futuro si riuscisse a dissociare il piacere dalla dipendenza? Bisognerebbe saper stimolare o inattivare a piacimento, ogni singolo neurone dei circa cento miliardi presenti nel nostro cervello. Sarebbe così possibile manipolare il circuito “giusto” per provare benessere, gratificazione, euforia ogni volta che si vuole».

Nel dossier di Focus sui piaceri (e sui dolori), Simona Regina affronta i temi esplorati da La bussola del piacere di David J. Linden.

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La sfera del piacere è sempre stata costretta da regole. Attraverso leggi, precetti religiosi e morali tutte le società hanno voluto imporre un confine che separi il piacere dal vizio e quindi il modo in cui affrontarne il “lato oscuro”: la dipendenza. Le moderne tecniche d’indagine sul nostro cervello raccontano però una storia diversa; e ci dicono che molti comportamenti che consideriamo virtuosi, come pregare o fare beneficenza, attivano lo stesso circuito neurale su cui agiscono, per esempio, le droghe e l’alcol, e che la dipendenza non è frutto di una scarsa forza di volontà bensì un disturbo di natura fisiologica. I confini di cosa è bene e cosa è male, di cosa separa il socialmente accettabile dal moralmente deplorevole sono quindi, nella realtà scientifica, molto più sfumati di quanto pensassimo.

Una sfida notevole, quella lanciata dalle neuroscienze, che ci porta a ripensare gli aspetti culturali, morali e giuridici che danno forma alla nostra identità e alla nostra presenza all’interno della società.

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