Fidatevi, nel 2100 saremo così (aprile 2012)

Il Secolo XIX

“Il Secolo XIX” intervista il fisico americano Michio Kaku che, nel suo nuovo libro Fisica del futuro, traccia uno scenario emozionante dei prossimi 100 anni tramite l’esplorazione di quelle tecnologie – oggi in piena fase di sviluppo e realizzazione – in grado di cambiare radicalmente, da qui al 2100, la nostra vita.

Secondo Kaku entro il 2030 potremmo visualizzare immagini e dati direttamente sui nostri occhi grazie a lenti a contatto speciali, salire su auto che si guidano da sole e indossare vestiti in grado di inviare provvidenziali SOS. E questo sarà solo l’inizio: potremmo saper leggere nel pensiero, spostare gli oggetti con la mente, parlare qualsiasi lingua grazie a un traduttore universale, eseguire ogni mattina uno screening corporeo per capire il nostro stato di salute, e infine sostituire i nostri organi vecchi e malati con altri nuovi ed efficienti.

Eccovi un estratto dell’intervista:

Professor Kaku, tra i suoi colleghi c’è chi dice che ha visto troppi film hollywoodiani.

«E si sbaglia. Il futuro che descrivo è già scientificamente provato. Esistono anche i prototipi. E poi scusi, ma se ai nostri nonni avessimo raccontato il mondo di oggi, pensa che ci avrebbero creduto?».

Forse no. Penso ai nuovi occhiali con Internet di Google…

«E il prossimo passo, lo raggiungeremo entro il 2030, sarà più ambizioso: visualizzeremo immagini e dati direttamente sull’occhio, attraverso una lente a contatto».

C’è qualcosa nella nostra vita che non cambierà mai?

«No. Fra dieci anni i computer costeranno un centesimo. E saranno nei muri di casa, nei vestiti, nel nostro bagno. Piccolissimi chip, da attivare sbattendo le palpebre. Ed ecco che nei nostri occhi avremo mappe stradali, risposte agli esami scolastici».

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