7 cose che (forse) non sai sul piacere (aprile 2012)

Daily Wired

“Perché ci piace tanto mangiare nei fast-food, quando sappiamo che nella maggior parte dei casi servono robaccia tutt’altro che salutare? E perché un gioco tanto semplice e ripetitivo come Angry Birds si divora ore e ore delle nostre giornate? Com’è possibile che la gente finisca in bancarotta dopo aver perso milioni a un tavolo da gioco? E quelli che non riescono a stare un giorno intero senza massacrarsi i polpacci in una maratona?”.

A queste e molte altre domande risponde David J. Linden ne La bussola del piacere, un testo che  ci spiega come funzioni quella parte del nostro cervello che provoca il senso del piacere e ci dà delle risposte sulle dipendenze e sulle compulsioni umane.

Daily Wired, in una bella recensione del testo, riporta sette nozioni tra il divertente e lo sconcertante che pochi conoscono sulle basi neurologiche del piacere e delle dipendenze. Eccone una!

Dai a un topo un pulsante stimola-piacere e finirà per ammazzarsi
Dopo avere scoperto, per puro caso, l’ubicazione del circuito del piacere, nel 1954 i neurologi James Olds e Peter Milner della McGill University decisero di sottoporre alcuni ratti a un esperimento inedito. Ai ratti venivano impiantati degli elettrodi direttamente nella sede del circuito del piacere e successivamente venivano posti all’interno di una scatola (nota come Skinner Box). Dentro la scatola c’era una leva che, se premuta, produceva la stimolazione diretta del centro del piacere attraverso gli elettrodi. Con grande sorpresa di Olds e Milner, i ratti arrivavano a premere la leva fino a 7mila volte ogni ora. Non c’era niente che potesse interessare loro più della stimolazione del proprio centro della gratificazione, ignoravano cibo, acqua, femmine in calore. Alla fine, Olds e Milner dovettero togliere i topi dalla scatola, per evitare che morissero di fame.

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