Illustrazione di Pierluigi Longo

Non vogliamo fidanzati robot

Illustrazione di Pierluigi LongoVi proponiamo un estratto della recente intervista a Sherry Turkle, di cui abbiamo appena pubblicato Insieme ma soli, su La Lettura supplemento domenicale del Corriere della Sera.

L’autrice, famosa per i suoi studi sugli effetti psicologi delle nuove tecnologie e docente di Sociologia della Scienza al MIT, analizza, partendo dal 1995, le sue riflessioni sulla Cultura digitale e gli effetti che questa ha avuto o non ha avuto sul comportamento degli individui e sulla crescita della società. I suoi studi hanno portato, a distanza di 15 anni dall’ultimo libro, alla pubblicazione di Insieme ma soli.

[…] Turkle è convinta che gli uomini siano pronti per affidare ai robot funzioni umane: «C’è chi crede siano storie di fantascienza ma siamo già circondati da macchine che svolgono il ruolo di amici, babysitter, segretari — da Siri, il software di riconoscimento vocale dell’iPhone, ai giocattoli elettronici per bambini sempre più sofisticati». Nel libro Turkle raccoglie testimonianze di donne e uomini che si dicono aperti all’ipotesi di un rassicurante partner robot o che sperano nell’arrivo di una tecnologia di assistenza per anziani. «In Giappone — spiega — ha spopolato una campagna pubblicitaria in cui le macchine svolgono le faccende domestiche così le donne hanno più tempo per dedicarsi ai figli». […]

«Dobbiamo riorganizzare le priorità e rimettere la tecnologia al suo posto: noi abbiamo inventato Internet e noi possiamo cambiarla»

[Leggi tutta l’intervista su Club de La Lettura]

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