Su “Internazionale” il sociologo ed esperto di tecnologia bielorusso Evgeny Morozov riflette sulla nascita del villaggio globale e sulla sua attuale disintegrazione, una parabola che ha al suo centro prima l’egemonia degli Stati Uniti e adesso uno spostamento dell’asse del potere verso Paesi come Cina e Giappone. Per comprendere meglio uno scenario che secondo Morozov sta gettando le basi per una «guerra fredda tecnologica» consigliamo la lettura di due suoi saggi: Silicon Valley: i signori del silicioe L’ingenuità della rete, di cui abbiamo da poco pubblicato la ristampa.
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«Non riconoscere il lato oscuro di internet è come visitare Berkeley, la California e i quartieri generali del cyber-utopismo e convincersi che anche il resto dell’America sia così: alternativa, tollerante, baciata dal sole, con un sacco di cibo biologico e di buon vino. Ma il resto dell’America non vive così, e certamente non vive così il resto del mondo». Evgeny Morozov
«I colossi dell’hi-tech stanno diventando sempre più simili alla destra radicale: da una parte hanno lanciato una crociata populista per bloccare la regolamentazione della rete voluta dai governi, dall’altra utilizzano la tecnologia per reclutare i credenti. Ideologicamente, la Silicon Vally è ormai l’equivalente cosmopolita e hi-tech del Tea Party: l’armata di startup vuole farci credere che, mentre il capitalismo funziona in teoria, la realtà attuale è, nei fatti, molto diversa».
Evgeny Morozov, The Guardian
«Se la Silicon Valley è un party, Morozov è quello che arriva tardi e rovina la festa» The New Scientist
«Una voce limpida e un pensiero critico nel bel mezzo dell’attuale mania per la rivoluzione digitale» Nassim Nicholas Taleb, autore de “Il cigno nero”
«Morozov è il più provocatorio e informato critico dell’utopia tecnologica che circonda internet» Brian Eno
“Silicon Valley: i signori del silicio” di Evgeny Morozov
“L’ingenuità della rete” (ed. 2018) di Evgeny Morozov