Tecnologie e formazione: il lavoro diventerà «work in progress» – Monica Mattioli, Corriere del Mezzogiorno

Corriere del Mezzogiorno, CorrierEconomia

«Uno studente che inizia il suo percorso scolastico nel 2018 si diplomerà nel 2031: come sarà fra tredici anni il mondo del lavoro? Il 14% dei lavori attuali potrebbe essere scomparso e le mansioni tradizionali saranno trasformate radicalmente dall’organizzazione digitale del lavoro. Il cambiamento è epocale e, poiché il futuro è adesso, occorre sublimare l’insicurezza in una nuova sicurezza che nasca dalla conoscenza del processo in atto e guardi avanti con una “visione prospettica”. Luca De Biase, responsabile dell’inserto “Nòva” del Sole 24 Ore, accompagna il lettore “dove il futuro viene costruito”.»

Su “L’Economia” del “Corriere del Mezzogiorno” Monica Mattioli commenta il nuovo libro di Luca De Biase, Il lavoro del futuro.

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“Il lavoro del futuro” di Luca De Biase. Illustrazione di Nazario Graziano

Il lavoro come identità sociale, fatica, percorso obbligato per realizzare le proprie aspirazioni; come espressione di sé e porta di accesso all’indipendenza economica; come punto d’incontro tra la speranza e la paura del futuro. Nella trasformazione tecnologica ed economica di questi anni, sul lavoro del futuro si addensa una nebbia che occorre diradare. Verso quali studi conviene indirizzare i ragazzi? Come ci si aggiorna per mantenere vive le opportunità professionali? E a difendersi dalle ingiustizie? Come si fanno valere il merito e l’integrità? Quali politiche si possono chiedere ai governanti che vogliono risolvere i problemi? L’incertezza in materia è paralizzante e il desiderio di risposte è pari all’urgenza delle domande esistenziali. “Il lavoro del futuro” rilancia e approfondisce il risultato di un’inchiesta sviluppata per “Il Sole 24 Ore”: un centinaio di interviste e alcune migliaia di chilometri per una manciata di proposte.

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