Oltre il giardino – Ugo Morelli, Doppiozero

Doppiozero

Su Doppiozero Ugo Morelli pubblica una riflessione sul concetto e la percezione del paesaggio. Secondo Morelli, «noi esseri simbolici mettiamo insieme luoghi e significati come condizione stessa per conoscere il mondo di cui siamo parte. Congiungendo luoghi e significati, mentre ci muoviamo in uno spazio, noi diventiamo il paesaggio di cui siamo parte.

A chi si deve «l’invenzione» del paesaggio? Ad Alexander von Humboldt, che nei suoi Quadri della natura spera di poter donare «al lettore una parte del piacere che una mente ricettiva trova nella contemplazione della natura, nella interconnessione delle sue forze, nella relazione interdipendente delle parti».

Tra il 1799 e il 1804, insieme al botanico Aimé Bompland, Von Humboldt compì un viaggio nel bacino dell’Orinoco, in America meridionale, «destinato a farsi modello di ogni successiva esplorazione scientifica. Di quell’esperienza pubblicò uno sterminato resoconto con tanto di immagini, Le Voyage aux régions équinoxiales du Nouveau Continent edito a Parigi in ben 30 volumi e due atlanti, uno geografico, l’altro artistico. Per questa sua capacità enciclopedica, ma anche per la sua abilità nel raccontare il mondo, Alexander von Humboldt è uno studioso che ancora oggi rappresenta un modello di divulgazione per la sua “capacità narrativa, precisione nei dettagli, meravigliose descrizioni figurative di luoghi e specie ai suoi tempi spesso sconosciute”».

A questo link l’articolo completo.

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