Neuroscienze. Quel che resta della libertà – Mario De Caro e Andrea Lavazza, Avvenire

Avvenire

Sulle pagine di “Avvenire“, un estratto dell’introduzione di Siamo davvero liberi? di Mario De Caro, Andrea Lavazza e Giuseppe Sartori, libro che s’interroga sul concetto di libero arbitrio alla luce delle nuove scoperte delle neuroscienze.

«In generale, i risultati delle neuroscienze e delle scienze cognitive pongono profondamente in discussione le idee ordinarie sulla natura dell’azione consapevole, della razionalità e della libertà.»

Un concetto che scuote i fondamenti del pensiero filosofico, ma non solo: «A venire minacciata nei suoi snodi fondamentali è anche la stessa antropologia religiosa, e quella cattolica in particolare, nella misura in cui essa attribuisce alla persona umana la capacità di esercitare il libero arbitrio, controllando razionalmente le proprie decisioni e i propri atti».

Anche il senso comune è “investito” da queste scoperte: viene messo in discussione il modo in cui percepiamo noi stessi.  Tuttavia, in quella che può apparire come una riduzione, un depotenziamento dell’uomo, diversi studiosi vedono un’occasione «per il superamento del retributivismo penale (che tanta sofferenza provoca nei condannati) e della rabbia morale, che avvelena le esistenze ponendo tutta l’enfasi sul merito e la colpa di ciascuno, in base ai quali dare ricompense e punizioni».

A questo link l’articolo completo.

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