L’uomo che scriveva il mondo – Demetrio Paolin, Esquire

Esquire

«Quadri della natura è un’opera che non ha paragoni nella letteratura mondiale del periodo, perché rappresenta il tentativo non solo di cartografare, ma di descrivere, di far rivivere al lettore ciò che lo scrittore ed esploratore scientifico tedesco ha scoperto nei suoi viaggi lungo il globo. Humboldt con Quadri della natura prende alla lettera la parola geografia: scrittura della terra. La sua è una furia di catalogazione che non risparmia nulla: piante, animali, luoghi, rocce, alberi, corsi d’acqua dolce, uomini, usanze, cibi, credenze e religioni. Ogni cosa è descritta nei minimi particolari. Proprio come il mio immaginario esploratore su Marte, Humboldt si trova a dover parlare a un pubblico assetato di scoperte, dedito all’avventura in cui l’uomo mette a nudo sé stesso (pensate al successo di Robison Crusoe di Defoe); e lo fa parlando di luoghi sempre nuovi in cui al fascino dell’esotico, del diverso, dell’alieno – l’altro da noi – si unisce la precisione dello sguardo scientifico, in cui si gettano le basi dell’antropologia e anche della letteratura di viaggio».

Su “Esquire” l’appassionata lettura di Demetrio Paolin di Quadri della natura, il capolavoro di Alexander von Humboldt, che ha segnato un nuovo modo non solo di esplorare il mondo ma anche di descrivere i nuovo territori scoperti.

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“Quadri della natura” di Alexander von Humboldt

«Possano i miei Quadri della natura fornire al lettore una parte del piacere che una mente ricettiva trova nella contemplazione della natura. E poiché tale piacere risulta moltiplicato dalla comprensione dell’intima connessione delle forze naturali, ad ogni saggio sono state accluse delle spiegazioni e delle aggiunte scientifiche.»

In queste parole, che accompagnano la prima edizione dei Quadri della natura, scritti a Parigi dopo il viaggio in Centro e Sudamerica compiuto tra il 1799 e il 1804, risiede tutta la forza dirompente e innovatrice di questo libro e del suo autore. Esploratore, pensatore fuori dagli schemi, punto di riferimento della comunità scientifica del suo tempo, Alexander von Humboldt è stato il primo a osservare e descrivere l’ambiente come una rete globale in cui tutto è interconnesso, e a definire di fatto l’idea di natura che conosciamo oggi. Soprattutto gli viene riconosciuta l’invenzione del moderno concetto di paesaggio. I Quadri della natura rappresentano in questo senso un documento unico, un grande classico della letteratura scientifica – ma anche uno straordinario diario di viaggio – che rivive ora in una nuova edizione, arricchita da splendide illustrazioni in bianco e nero e a colori.

Un grande classico della letteratura scientifica, uno straordinario diario di viaggio che rivive oggi in una nuova edizione, arricchita da splendide illustrazioni e dalle prefazioni di Telmo Pievani, Franco Farinelli ed Elena Canadelli.

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