Libri per l’estate. I nostri consigli di lettura, Tiziana Moriconi, La Repubblica

La Repubblica

«Le chiamiamo letture estive, usando l’aggettivo come sinonimo di qualcosa di leggero. Ma proprio perché i ritmi sono per molti più lenti, questo periodo dell’anno può invece essere quello giusto per una lettura importante, che ci aiuti ad evadere, ma anche a riflettere. Partendo da questo presupposto abbiamo chiesto a Beatrice Dorigo (aka Beatrina Incorporella), libraia e lettrice, di suggerire titoli adatti anche a chi sta vivendo, in prima persona o meno, l’esperienza della malattia.

“Quelli che ho scelto sono tutti libri che ho letto e amato a prescindere dal tema della malattia”, ci spiega Dorigo: “La malattia è una parte della vita di tutti noi ed è difficile che non compaia nei libri che raccontano la vita. Anche perché da tempo non è più un tabù. Nei classici la ritroviamo spesso sfumata, oggi invece si tende a parlarne in modo più diretto. Il tema del tumore viene toccato in modo esplicito in tre dei libri consigliati. In In viaggio contromano è molto presente, quasi il tema principale. In Arcadia, invece, il disagio – in questo caso mentale – è sullo sfondo e il protagonista, che si prende cura di sua madre in modi diversi durante la crescita, è un simbolo di pace interiore e di accettazione di qualcosa che è naturale. Il mio consiglio per tutti è di non avere paura di leggere un libro che narra di qualcosa che ci spaventa”».

Tra le letture estive consigliate da Beatrice Dorigo su “La RepubblicaArcadia di Lauren Groff, «un libro che ci trasporta completamente in un’altra dimensione, pur narrando di fatti concreti e personaggi realistici. Più di tutto, al termine della lettura, rimane un senso di accettazione, amore e cura, per le persone che sono colpite dalla malattia, sia essa psichiatrica o organica. Anche nella perdita e nella difficoltà».

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“Arcadia” di Lauren Groff

America, stato di New York, fine anni Sessanta. Un gruppo di giovani decide di fondare una comune basata sull’amicizia, la condivisione, l’amore e l’indipendenza dal denaro. La chiameranno Arcadia. Ed è qui che nasce Briciola, il primo dei molti figli che andranno a popolare un mondo bucolico e ricco solo di ideali, ben presto corrotti dalle difficoltà della convivenza. La fine della comune costringerà Briciola e il suo grande amore Helle, nati e cresciuti in un mondo popolato da sognatori, a misurarsi con il mondo reale, quello della New York degli anni Ottanta.