Sul domenicale del Sole 24 Ore Michele Guerra recensisce La tecnologia che siamo di Francesco Parisi.
«Attraverso un approccio pluridisciplinare che cerca di tenere insieme riflessioni provenienti dai campi di ricerca sempre più in dialogo tra loro (dalle scienze cognitive alle scienze biologiche, dalla tecnoestetica alle neuroscienze), Parisi intende tratteggiare l’antropologia filosofica di quello che oggi alcuni chiamano Homo technologicus e altri “mediantropo”, consegnandoci un libro di teoria ecologica dei media che costruisce il suo discorso all’incrocio tra i nostri corpi, i dispositivi tecnologici che pervadono quasi ogni fase ed ogni azione del nostro viver connessi e gli ambienti che si creano a partire da questo prolungamento del nostro essere».