«In questi giorni ricorre l’anniversario dell’annuncio sulla mappatura del genoma umano da parte di Bill Clinton e Tony Blair. Citando uno studioso, osservate che il genoma è diventato l’equivalente laico dell’anima…»
«Il libro nasce dal nostro stupore per come il discorso pubblico sia rimasto ancorato a un’idea di determinismo genetico, all’idea che il genoma umano avrebbe dato tutte le risposte e le soluzioni alle patologie. Ma gli scienziati hanno compreso che non era così semplice e oggi l’epigenetica ci mostra come i geni e l’ambiente continuino a interagire in modi sorprendenti. L’altro punto di partenza del libro è il dinamismo crescente della ricerca contemporanea. Non possiamo perdere di vista l’immenso potenziale che hanno le scienze della vita, ma non dobbiamo neppure suscitare speranze che nel breve periodo potrebbero essere deluse».
Queste la prima domanda e la prima risposta dell’intervista che Massimiano Bucchi ha fatto su Repubblica a Helga Nowotny e Giuseppe Testa.
Lei è una delle scienziate più importanti in Europa, ed è presidente dello European Research Council. Lui è uno dei biologi più brillanti della sua generazione, e dirige a Milano il laboratorio di epigenetica delle cellule staminali presso l’Istituto Europeo di Oncologia.
Per Codice hanno scritto a quattro mani Geni a nudo.
«Un’acuta ed elegante analisi di come le scienze della vita stanno cambiando il modo in cui l’uomo vede se stesso».
Financial Times
«Un’opera intelligente alla ricerca di nuovi orizzonti per ripensare i rapporti tra scienza e società».
Umberto Veronesi
«Non avevo mai trovato prima d’ora una combinazione così perfetta di accuratezza scientifica e riflessione sociale».
Peter Gruss, presidente della Max Planck Society
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