«Un volume che apre gli occhi». Elisabetta Ambrosi introduce così il saggio di Emanuela Griglié e Guido Romeo, Per soli uomini, nella sua recensione per Il Fatto quotidiano. Un volume «originale», che illustra la pervasività del maschilismo nel modo stesso in cui sono concepiti e raccolti i dati.
«Davvero interessanti» osserva Ambrosi «sono le riflessioni che i due autori dedicano alla misoginia delle macchine (hardware), ostili alle donne per il modo in cui vengono addestrate». Un cortocircuito che rischia di farci fare un passo indietro nel rispetto della parità linguistica, e non solo.
Tuttavia, osserva la giornalista, «il senso del libro non è solo quello di denunciare un’asimmetria ingiusta». Obiettivo degli autori, infatti, è far comprendere a tutti come sia interesse dell’intera società costruire un mondo anche a misura di donna.