Il Mattino di Padova dedica un articolo alla cinquina selezionata per il Premio Galileo, in cui sono rientrati anche Il senso perfetto di Anna D’Errico e Senza confini di Francesca Buoninconti!
«Scienza che parla con semplicità, senza rinnegare la complessità, che conosce il passato e che non teme il fallimento perché è una tappa della vita. Su questo filone poliedrico e determinato la giuria del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica ha selezionato i cinque finalisti.»
Come ha raccontato Alberto Mantovani, pioniere dell’immunologia e presidente della giuria di questa edizione del Premio Galileo, «lo scopo di uno scienziato è comunicare nel modo più semplice e comprensibile possibile, per una migliore cultura scientifica condivisa. In questa conquina c’è una sorta di tessitura a incrocio che parla di scienza con rigore, ma anche degli impatti sociali e politici: Barbujani ci ricorda da dove veniamo, Buoninconti che non siamo soli, D’Errico che tutto di noi ha valore».