Il cervello decide prima della mente

D - La Repubblica

«“Non vi è modo in cui la mente cosciente, il rifugio dell’anima, potrebbe influenzare il cervello senza lasciare segni rivelatori: la fisica non permette tali interazioni spettrali”.
Almeno in laboratorio – così pare – il cervello dedice prima della mente: l’esperienza cosciente di volere un semplice atto – la sensazione, diciamo, di essere l’autore – è secondaria alla causa reale. Come si forma la decisione rimane inconscio: per quale ragione scegliamo in un modo piuttosto che in un altro resta quasi completamente oscuro. Ecco. A questo punto vale la pena fare qualche considerazione. Se le cose stanno così come sostiene Christof Koch (Una coscienza, Codice Edizioni), allora sarebbe meglio e forse “più intelligente” vivere la vita in modo più pragmatico! Di questo prezioso saggio ne ho parlato recentemente sulle pagine di Repubblica. Ma oggi voglio approfondire il tema. Che il cervello decida prima della mente, non è poi così ovvio. Letto il libro, continuo a domandarmi: e il libero arbitrio? Che fine fa? Koch racconta che studiare questo tipo di argomenti – è un neuroscienziato, pioniere nello studio delle basi neuronali della coscienza – ha come risultato il cercare di vivere il più libero possibile da vincoli interiori ed esterni».

Francesca Bolino, D La Repubblica (per continuare a leggere, clicca QUI).

 

Christof Koch - Una coscienzaCome fa l’attività chimica ed elettrica del nostro corpo a dare origine alle sensazioni che proviamo? Qual è il meccanismo che unisce un’entità fisica a un’entità immateriale come lo stato soggettivo di una persona? Oggetto di studio affascinante e sfuggente, quello della coscienza è un territorio dove l’approccio rigoroso del biologo si sovrappone alle (inevitabili) pulsioni metafisiche dell’uomo; dove la scienza dialoga, e si scontra, con la religione. In un libro che unisce in modo magistrale la divulgazione scientifica e l’autobiografia, Christof Koch, che della coscienza è uno dei massimi studiosi al mondo, offre uno sguardo d’insieme sulle più recenti scoperte in ambito neuroscientifico, unendo eleganti visioni del mondo naturale alle sue memorie personali, in una struggente ricerca del significato della vita.