Rivediamo l’idea di salute. Vineis: è un bene anche collettivo – Gabriele Beccaria, La Stampa

La Stampa

In una lunga intervista pubblicata su La Stampa, Gabriele Beccaria pone a Paolo Vineis, autore di Salute senza confini, una serie di questioni sugli insegnamenti della pandemia per il prossimo futuro, partendo proprio da uno degli assunti del volume: la salute è un bene anche collettivo ed è legato ai rischi del Pianeta.

È difficile fare previsioni, soprattutto quando riguardano il futuro, ma le prospettive non sono rosee: con voce pacata Paolo Vineis spiega a chi ancora non lo sa che ci sono sul Pianeta almeno 1 milione 600 mila virus di cui non sappiamo nulla. «Non sono stati ancora sequenziati», spiega l’epidemiologo, professore all’Imperial College di Londra. Il che significa che da quella spaventosa riserva potrebbe emergere il prossimo Covid-19, anche più letale».

«È il momento di cambiare le idee di salute e malattia» dice Vineis a La Stampa, citando uno dei messaggi della nuova edizione del libro per Codice “Salute senza confini. Le epidemie della globalizzazione” «Oggi il diritto alla salute fa parte di una realtà che va al di là di quella individuale: è collettiva ed ecologica. Significa – sottolinea – valutare la varietà di rischi a cui siamo sottoposti e le catene casuali».

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