Chi si ricorda degli Esploratori? (aprile 2012)

Il Secolo XIX

Esploratori PerdutiGiacomo Doria, Giuseppe Sapeto, Luigi Luigi ed Enrico D’albertis, Arturo Issel. Sono tanti i navigatori ed esploratori italiani, e genovesi, che Stefano Mazzotti ci racconta nel suo ultimo libro, Esploratori perduti e di cui parla la recensione de Il Secolo XIX.

Personaggi audaci ed intelligenti, capaci di esplorare le zone più selvagge dei cinque continenti, spesso poco conosciuti al grande pubblico, ma che ora, grazie al lavoro del Direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara possono essere riscoperti dal grande pubblico.

“Nel mio libro ho voluto ripercorrere le vite avventurose degli esploratori italiani, dall’Unità alla Prima guerra mondiale, uomini che non si sono mai perduti nella foresta, ma che sono stati cancellati dalla nostra memoria. In quel periodo l’Italia delle esplorazioni scientifiche non era seconda a nessuno, nonostante fosse una nazione molto giovane e non avesse certo la potenza colonialista dell’Inghilterra. All’epoca fiorì anche una affascinante letteratura di viaggio, mai più riproposta, e che isporò famosi romanzieri come Salgari che rubò a piene mani, ad esempio, da Odoardo Beccari che nel Borneo conobbe il vero James Brook, nella finzione diventato l’acerrimo nemico di Sandokan”.