Che cosa ha prodotto la scienza italiana nei centocinquant’anni dell’Unità? Non è difficile rispondere. Bastano alcuni esempi, tra i tanti raccontati in questo libro, per dire quanto l’Italia abbia contribuito alla realizzazione di svolte scientifiche e culturali decisive a livello internazionale, nonostante gli ostacoli e le resistenze opposte da una politica spesso ottusa. Giovanni Virginio Schiaparelli; il rilevamento dei neuroni; Enrico Fermi; Rita Levi Montalcini, Salvador Luria e Renato Dulbecco; i neuroni specchio studiati all’Università di Parma; la decisiva presenza italiana nel progetto dell’lhc. I saggi contenuti in quest’opera vanno ben oltre le celebrazioni del passato e le lamentele sul presente; alimentano piuttosto le radici di una possibile modernizzazione del paese, in modo da riportare l’Italia nella cornice dell’innovazione e della crescita culturale.

Contributi di Giovanni Battimelli, Carlo Bernardini, Luisa Bonolis, Giuseppe Bruzzaniti, Pietro Calissano, Elena Canadelli, Barbara Curli, Valeria delle Cave, Claudia Di Giorgio, Anna Maria Lombardi, Agnese Mandrino, Giovanni Paoloni, Telmo Pievani, Francesco Ragusa, Raffaella Simili, Corrado Sinigaglia

 Un’avventura in chiaroscuro, in cui luminose storie di scienza si confondono troppo spesso con meschine vicende politiche. In cui il coraggio di alcuni straordinari ingegni si oppone alle lungaggini burocratiche, ai fondi erogati con il contagocce, alla prosopopea supponente di chi crede che la ricerca scientifica sia un lusso, se non proprio uno spreco, nel quadro del sistema produttivo di un paese.
Marco Cattaneo