Dorothy Parker

David, io non fantasticavo: sono di Milwaukee, al massimo sognavo di vivere al mare

Ogni settimana David Brooks e Gail Collins, entrambi seguitissimi columnist del New York Times, fanno una “talk between columns”, una chiacchierata da rubrica a rubrica. Vi proproniamo un pezzo dell’ultima, che è davvero molto divertente.

 

David Brooks: «Un paio di volte a settimana passo dalla Yale Drama School (David Brooks insegna Umiltà all’Università di Yale, n.d.r. -ne avevamo parlato QUI-). Un’esperienza bizzarra, visto che al college il mio sogno era di andarci e diventare drammaturgo, un incrocio tra Clifford Odets e George S. Kaufman. Con l’avvento della rivoluzione socialista, avrei invece voluto essere un brillante one-liner, per poterne scrivere a favore. Poi ho lasciato perdere quel sogno e ho deciso di diventare Herbert Croly, il primo direttore di New Republic, o John Reed, il radicale che frequentò Harvard e poi ebbe una storia con Diane Keaton».

Gail Collins: «Herbert Crowly. Wow. David, ho sempre ammirato il fatto che tu abbia trascorso la tua giovinezza sognando di essere una serie di persone di cui io non avevo mai sentito parlare fino ai trent’anni».

David: «Tu da ragazza sognavi di essere qualche personaggio di spicco del panorama culturale?»

Gail:«Stavo a Milwaukee. Io e i miei amici al massimo sognavamo di vivere al mare.
Ho avuto una breve fantasiola in cui m’immaginavo parte della Tavola Rotonda dell’Algonquin, ma l’ho lasciata perdere quando ho capito che nella realtà Dorothy Parker non era poi una persona così divertente da avere accanto».

 

David Brooks, Gail Collins – The New York Times (per continuare a leggere l’articolo, che oltreché divertente è anche molto serio e molto interessante -si parla della fine che farà il giornalismo cartaceo-, clicca qui).

 

 

David Brooks è autore di L’animale sociale.

David Brooks - L'animale sociale

«È come se vivessimo in una casa dove abbiamo sempre saputo che c’era un seminterrato. Ora però abbiamo scoperto che quel seminterrato è molto più grande di quanto avessimo mai pensato».

«Chi siamo? Siamo grandi stazioni ferroviarie spirituali. Siamo svincoli autostradali, in cui ogni secondo si incrociano milioni di sensazioni, emozioni e segnali».

David Brooks

 

 

 

 

 

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