L’ambiguità della verità – Danilo Zagaria, Flanerì > 22.05.2018 «Il titolo del romanzo contiene un paradosso che è l’atteggiamento di ogni testimone diretto: è convinto di raccontare la verità, ma è una verità filtrata dalla qualità della sua memoria, […]
Il romanzo memoir di Livio Milanesio – Amedit > 16.04.2018 «Il romanzo – memoir è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Due fratelli vengono “venduti” ai fascisti e deportati. Uniti nel tradimento, divisi dal destino, Michele sarà assegnato al campo […]
Dino e la finestra dorata sull’orrore – Angela Vecchione, Exlibris20 > 28.03.2018 «Dino, protagonista de La verità che ricordavo e padre dell’autore, sperimenta gli anni più bui dell’Europa e tra il 1943 e il 1945 guarda il mondo da una finestra che […]
Il male e il suo lato buono. Intervista a Livio Milanesio – Luca Greco, Fatti e Fabulae > 21.03.2018 «Il male è un concetto semplicistico. È sempre molto difficile riuscire a definire le cose in maniera univoca. Il bene e il male, da cui derivano regole e dottrine, sono […]
Una deportazione privilegiata per il giovane Bernardo – La Gazzetta d’Alba > 21.02.2018 «È ispirato alle vicende vissute durante l’Olocausto dal narzolese Bernardo Milanesio, classe 1924, il libro La verità che ricordavo. […] E narzolese, in fondo, è anche l’autore, Livio Milanesio, figlio […]
L’orrore nazista in due libri che parlano di cibo – Esquire > 30.01.2018 «Per accendere ancora la fiamma del ricordo e la consapevolezza di quei giorni vale sempre la pena di provare a confrontarsi con il presente, il passato ed il futuro. Per […]
Livio Milanesio e la lingua spuria della città > 30.01.2018 «Se c’è una cosa in cui i sabaudi sono estremisti è l’understatement. Mai sopra le righe, mai troppo entusiasmo, mai troppa disperazione. Il protagonista del romanzo è un ragazzo cresciuto […]
La verità che ricordavo di Livio Milanesio – storiedentrostorie.com > 29.01.2018 «La verità che ricordavo di Livio Milanesio è una storia straordinaria che incomincia a Narzole, un paese delle Langhe. Dino ha 17 anni e fa il cameriere nell’osteria di famiglia. […]
Per non dimenticare: La verità che ricordavo – Mondo FOX > 26.01.2018 «Per non dimenticare: il 27 gennaio 2018 è la Giornata della Memoria. Dato che la cronaca italiana ed europea ci ricorda quanto l’antisemitismo e l’odio razziale siano tutt’altro che un […]
Livio Milanesio: mio padre finito nelle cucine del Terzo Reich di Fabrizio Dividi, Corriere Torino > 25.01.2018 «Livio Milanesio ci racconta la storia di suo padre, un deportato piuttosto anomalo ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. (…) Più che la guerra, è il cibo il grande protagonista […]
Chi sa vedere solo il volto presentabile dell’orrore profondo di Alessandra Selmi, Il Cittadino > 25.01.2018 «È facile non vedere quel che accade altrove, è facile dimenticare quelli che sono rimasti fuori a morire di fame e freddo, deportati, torturati, giustiziati, cremati. Perché a Königsbrück la […]
– Nuove uscite – Livio Milanesio La verità che ricordavo > 25.01.2018 «La verità che ricordavo è che il diavolo, visto da vicino, non sembra poi così brutto. Si confonde tra persone che ti somigliano, si nasconde nei piccoli gesti di ogni giorno. Alzarsi, lavorare. Mangiare, bere, […]
La verità che ricordavo > di Livio Milanesio «La verità che ricordavo è che il diavolo, visto da vicino, non sembra poi così brutto. Si confonde tra persone che ti somigliano, si nasconde nei piccoli gesti di ogni giorno. Alzarsi, lavorare. Mangiare, bere, […]
Seurat – Un buon padre di Gabriele Ottaviani, convenzionali.wordpress.com > 18.12.2017 «Un buon padre : in che modo un segreto può puntellare l’immagine che i componenti di una famiglia hanno di sé? La storia procede per delitti, e la Francia all’epoca […]
– Nuove uscite – Alexandre Seurat Un buon padre > 21.09.2017 Un’inchiesta famigliare fa emergere dal passato un’inquietante verità storica. «La forza di Alexandre Seurat è nella sua impeccabile sobrietà». Claire Julliard, “Le Nouvel Observateur” Edizione: 2017 Euro: 14,00 € Tot. pagine: 194 […]
Un buon padre > di Alexandre Seurat Una storia che si sperava sepolta nel passato della famiglia torna alla luce in occasione della morte del fratello del protagonista. Chi era veramente il bisnonno Raoul H., e cos’ha fatto a partire dall’estate […]
Io sono vivo e tu non mi senti > di Daniel Arsand Lipsia, 1945. Klaus Hirschkuh, ventitré anni, torna a casa dopo anni di prigionia passati a Buchenwald. Nessuno lo accoglie con calore e affetto. Nessuno ha pietà della sua magrezza scheletrica, delle piaghe sul corpo qualche consolazione. Perché il crimine che ha commesso non è stato dimenticato: è finito nell’inferno di un campo di concentramento perché omosessuale, perché ha amato, di nascosto e disperatamente, un altro ragazzo, Heinz Weiner. Il giorno in cui i due amanti vengono denunciati sanno che la loro vita è finita. Heinz, non reggendo alla vergogna e al terrore per ciò che lo aspetta, si lancia dalla finestra prima di essere arrestato. Klaus accetta il suo destino, ma la Storia non avrà pietà di lui: cinquant’anni dopo, nel 1990, gli viene negata la possibilità di partecipare a un evento che celebra i sopravvissuti a Buchenwald, perché lui, in fondo, “se l’è cercata”.
L’uomo che sapeva troppo (ed. 2016) > di David Leavitt Pensatore sregolato e rivoluzionario, matematico geniale in grado di decifrare, durante la Seconda guerra mondiale, i messaggi della famigerata macchina Enigma, usata dalla Germania nazista; soprattutto profeta dell’intelligenza articiale, da lui teorizzata già negli anni Trenta quando non era stato ancora creato il primo computer. Ma anche uomo insicuro, solitario e tormentato, etichettato come soggetto pericoloso per la sicurezza dello Stato proprio a causa del suo contributo durante la guerra, poi arrestato e processato con l’accusa di aver commesso atti osceni con un altro uomo. Fino al tragico epilogo del suicidio, per alcuni avvenuto in circostanze misteriose e poco chiare, a soli quarantuno anni. Difficile non restare affascinati dalla figura di Alan Turing. Difficile, a maggior ragione, se a raccontarne la storia straordinaria è David Leavitt, indiscusso maestro della letteratura americana.