Speciale – Adolescenti. L’età delle opportunità > 08.10.2015 “Niente – che si tratti di stare con gli amici, fare sesso, leccare un cono gelato, girovagare in macchina in una calda sera d’estate, ascoltare la tua canzone preferita – […]
La tecnologia sta riducendo la nostra empatia? > 07.10.2015 La sostituzione della comunicazione faccia-a-faccia con quella mediata dagli smartphone sta riducendo la capacità delle persone di provare empatia? Così sostiene la psicologa Sherry Turkle, “antropologa del cyber-spazio” e autrice […]
Il Premio Mente e Cervello per le scienze Cognitive a Nicholas Humphrey > 24.09.2015 Domani, venerdì 25 settembre, alle 11.10 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università di Torino (via Verdi 9), il Centro di Scienza Cognitiva dell’Università di Torino e l’Associazione Mente e Cervello assegneranno il Premio Mente […]
Nuove uscite – Laurence Steinberg, Adolescenti > 14.09.2015 La società contemporanea vede e racconta l’adolescenza come un periodo di grande confusione e turbolenza. E in effetti di confusione ce n’è tanta, scrive Laurence Steinberg, ma solo negli occhi […]
Oltre il limite > di Michael Brooks «Le idee audaci sono pedoni mossi in avanti su una scacchiera. Possono essere eliminate, ma possono anche dare inizio a un gioco vincente». Questa citazione di Goethe apre il libro di Michael Brooks, giornalista e collaboratore del Guardian e di New Scientist, e ne svela il senso profondo: un viaggio ai confini dell’ignoto, attraverso undici intuizioni radicali incomprese e a volte osteggiate al loro esordio, ma che hanno plasmato il presente (e anche il futuro) della ricerca scientifica. L’atomo, il Big Bang, il DNA, le ricerche sulla coscienza, l’epigenetica, la fisica quantistica e molte altre ancora; sono tutte idee che hanno rivoluzionato la scienza e che continuano a porre nuove domande, suscitare sorprese e spingere l’immaginazione oltre il limite. Michael Brooks racconta l’ostinata ricerca dei segreti dell’universo da parte degli scienziati che hanno accettato questa sfida, e ci conduce fino alle frontiere più estreme della comprensione del mondo che ci circonda.
La coscienza di James > di Junko Graat, Philippa Perry Lui è James Clarkson Smith, avvocato ambizioso alle prese con un’abitudine potenzialmente rovinosa. Lei è Patricia Phillips, la sua psicoterapeuta: ama i gatti e indossa solo scarpe comode. La coscienza di James è il diario di molti mesi di sedute terapeutiche, tra ansie, frustrazioni, divagazioni e scoperte; una graphic novel magistralmente illustrata e narrata attraverso battute illuminanti e argute, capace di regalare al lettore una bellissima storia ma anche un’acuta analisi del percorso terapeutico, mettendo in luce le capacità tecniche e intuitive che entrano in gioco.
Buoni si nasce – Le scienze > 14.07.2014 «Veniamo al mondo già con un senso morale innato oppure impariamo a distinguere il bene dal male solo attraverso l’esperienza e l’interazione con l’ambiente sociale che ci circonda? La domanda […]
Buoni si nasce > di Paul Bloom Nasciamo già con un profondo senso del bene e del male? O siamo dei piccoli egoisti che la società educa a diventare persone per bene? Paul Bloom sostiene che i bambini non sono “pagine bianche” senza principi morali, ma che ancora prima di parlare sono già in grado di giudicare le azioni degli altri, provare empatia e un rudimentale senso della giustizia. La moralità, insomma, è innata, anche se limitata. Descrivendo il comportamento di scimpanzé, psicopatici, estremisti religiosi e raccontando molti aneddoti, Bloom spiega il modo in cui, crescendo, siamo chiamati a superare questi limiti con l’aiuto della ragione e confrontandoci con il mondo intorno a noi. Questo libro, che spazia da Darwin ad Hannibal Lecter, regala una prospettiva radicalmente nuova sulla vita morale di bambini e adulti.
Le forme del desiderio. Saggi sul sesso e altri tabù – un estratto > 20.06.2014 Jesse Bering ha una predilezione per gli argomenti meno “appropriati” e per le cose “di cui è meglio non parlare”; ma nella scienza non ci sono tabù, e nessuna domanda […]
Le forme del desiderio > di Jesse Bering Jesse Bering ha una predilezione per gli argomenti meno “appropriati” e per le cose “di cui è meglio non parlare”; ma nella scienza non ci sono tabù, e nessuna domanda è assurda in principio. In questa raccolta di saggi la caleidoscopica varietà delle pulsioni e dei desideri umani è esplorata dal punto di vista evolutivo e psicologico. Perché il pene ha quella forma? Perché i testicoli se ne stanno appesi in un posto tanto pericoloso? Davvero la masturbazione ci rende unici nel regno animale? Perché ci sono donne attratte solo da omosessuali? E cosa dire di cannibalismo, peli pubici, sesso anale, acne, zombie e suicidio? Bering ci accompagna a scoprirlo in questo viaggio divertente e irriverente negli angoli più nascosti, torbidi e piccanti della natura umana.
Morire d’infanzia > di Boris Cyrulnik Com’è possibile che un bambino possa decidere di togliersi la vita? Boris Cyrulnik, neurologo e psicanalista, ha dedicato l’intera carriera a studiare le reazioni delle persone agli eventi traumatici e dolorosi, ed è egli stesso sopravvissuto a un’infanzia terribile; per questo è uno dei pochi studiosi che potessero affrontare con coraggio e sguardo lucido un tema così complesso e delicato. Il risultato è Morire d’infanzia, uno studio a cavallo tra neurobiologia e sociologia che rompe un tabù da troppo tempo dimenticato e sottostimato. Un’analisi capace di proporre una cura a una ferita invisibile che società, scuola e famiglia non possono più ignorare.
Psicopatici al potere > di Jon Ronson Alcuni accademici hanno ricevuto un pacchetto con un libro misterioso e una serie di strani messaggi. Per Jon Ronson, giornalista esperto di squilibrati e lunatici, contattato per investigare sulla vicenda, è un invito a nozze. Nel suo viaggio, condotto sul confine labile tra normalità e psicopatia, Ronson incontrerà criminal profilers, un manager americano celebre per essere uno dei più spietati tagliatori di teste, l’ex comandante degli squadroni della morte di Haiti, un famoso psicologo e un agente dei servizi segreti inglesi diventato cospirazionista nonché messia autoproclamato. E scoprirà non solo che il mondo a quanto pare è governato da una manciata di psicopatici travestiti da carismatici leader, ma che quel confine è una definizione di comodo, uno strumento nelle mani del potente e ricchissimo “business della follia”.
Polvere d’anima > di Nicholas Humphrey Per tutte le discipline che studiano il cervello umano la coscienza è la grande sfida ancora in corso, il territorio dove il rigore della scienza fa i conti con le pulsioni spirituali dell’uomo. In che modo, e soprattutto per quale motivo, entità fisiche quali siamo noi generano e provano sensazioni così impalpabili, così poco fisiche? Domande sfuggenti, come sfuggente è l’oggetto che si cerca di costringere in una risposta netta e definitiva. Tra le tante voci spicca per la sua originalità e capacità suggestiva quella di Nicholas Humphrey, che pone la coscienza in un’ottica darwiniana -si tratterebbe di un vantaggio evolutivo dell’uomo- e per capirne la magia non ha paura di scomodare una parola tabù per scienziati e psicologi: l’anima, il luogo in cui ognuno di noi vive e sperimenta la propria meravigliosa unicità.
La felicità della ricerca > di Shimon Edelman La ricerca della felicità è da secoli un mantra per filosofi e letterati. Lo psicologo Shimon Edelman, partendo dall’immagine della mente come macchina complessa e stratificata che accumula sempre nuove esperienze, inverte gli elementi della formula per dimostrare che la felicità non sta tanto nel raggiungimento di un particolare stato esistenziale, quanto nell’incessante processo di crescita di tutti noi. Letteratura e filosofia fanno da ideale contrappunto, nelle pagine di Edelman, al ritratto della nostra mente disegnato in questi anni da scansioni e imaging cerebrali. La felicità della ricerca è un perfetto connubio tra rigore scientifico e approccio poetico e visionario; l’ultima, definitiva prova che oggi le neuroscienze sono in grado di offrire un importante contributo alla comprensione di noi stessi e della nostra vita.
Codice Edizioni Speciale Natale – Psicologia > 04.12.2012 Se vi siete persi le prime tre puntate del nostro Speciale Natale, potete trovarle qui: Tecnologia Astronomia/Astrofisica/Spazio Viaggiatori Nei prossimi giorni vi sveleremo gli altri titoli che abbiamo scelto come […]
David Brooks, Bruce Springsteen e i mondi paralleli > 12.07.2012 David Brooks è autore per noi di Codice di “L’animale sociale”, libro che ha avuto un enorme successo in America, dove è balzato al primo posto della classifica dei best […]
Se il crimine è “malattia”, a cosa serve la giustizia? > 28.06.2012 “Più si approfondiscono gli studi sul cervello, più diventa labile il concetto di capace di intendere e di volere. E c’è il rischio di un ritorno lombrosiano”: così inizia l’articolo di Matteo Sacchi apparso oggi su Il Giornale, che parla del libro di Andrea Lavazza e Luca Sammicheli “Il delitto del cervello”.
7 cose che (forse) non sai sul piacere (aprile 2012) > 03.05.2012 “Perché ci piace tanto mangiare nei fast-food, quando sappiamo che nella maggior parte dei casi servono robaccia tutt’altro che salutare? E perché un gioco tanto semplice e ripetitivo come Angry Birds si divora ore e ore delle nostre giornate? Com’è possibile che la gente finisca in bancarotta dopo aver perso milioni a un tavolo da gioco? E quelli che non riescono a stare un giorno intero senza massacrarsi i polpacci in una maratona?”. A queste e molte altre domande risponde David J. Linden ne La bussola del piacere, un testo che ci spiega come funzioni quella parte del nostro cervello che provoca il senso del piacere e ci dà delle risposte sulle dipendenze e sulle compulsioni umane.
La colpa ai tempi della fMRI > 02.05.2012 “Dopo i test proiettivi e della personalità, sempre più perizie legali saranno supportate dalle tecniche di neuroimmagine. Sarà questo il possibile traguardo di un percorso iniziato da una ventina d’anni, alla fine del quale il colpevole di un delitto potrebbe tentare di scagionarsi sostenendo: “non sono stato io, ma il mio cervello”.
Se lo sguardo degli altri ci fa vergognare (aprile 2011) > 27.04.2012 La resilienza rappresenta molto più che una capacità di sopravvivenza o di adattamento ad una situazione difficile, spesso traumatica. Per l’instaurarsi di una resilienza durevole conta soprattutto quello che viene dopo il superamento dell’evento critico. Alcune immagini mentali sono comunemente utilizzate per descrivere il processo: “L’arte di navigare sui torrenti”, espressione cara a Boris Cyrulnik, neuropsichieatra e psicoanalista francesce, o “risalire su una barca rovesciata”, “ricostruire una casa crollata”.
Socievoli e onesti: ecco come la moralità ci fa vivere meglio (aprile 2012) > 18.04.2012 “La moralità è una sovrastruttura culturale che nasconde una natura umana profondamente egoista e brutale, oppure è un’estensione degli istinti sociali degli animali che, uniti allo sviluppo del sistema cerebrale, ha permesso di arrivare a un grado inedito di complessità?”. Una bella recensione di Supercooperatori di Martin Nowak, su Tuttoscienze de La Stampa, ci racconta qual è il pensiero degli scienziati su questo tema e mette in luce come la moralità ci renda più socievoli e onesti e ci faccia vivere meglio.
Siamo una generazione (s)connessa > 27.03.2012 Sherry Turkle, intervistata su Grazia, ci spiega perchè grazie alla tecnologia abbiamo l’illusione di conoscere davvero qualcuno, mentre in fondo siamo persone sempre più sole. Quando li vedi (i ragazzi) fermi al semaforo o in fila al supermercato, sono a disagio: allora tirano fuori il loro smartphone, controllano i messaggi. Non possono vivere senza. In pratica “usano” gli altri, raggiunti online, non come persone distinte con cui entrare in relazione, ma solo come mezzi per creare un’immagine di se stessi, per capire chi sono. Ecco perchè noi psicologi lanciamo l’allarme: se non sappiamo insegnare ai nostri figli a gestire la loro intimità, il mondo interiore, in futuro si trasformeranno in persone davvero sole. Sherry Turkle
Sherry Turkle, Insieme ma soli > 27.03.2012 Innamorati di tutto ciò è tecnica, empatizziamo più con uno smartphone che con le persone reali. Ma è così che la tecnica cambia noi stessi e la nostra psicologia (siamo tecno-dipendenti e tecno-conformisti). Sempre più connessi, ma (appunto) sempre più soli. Abbiamo perduto il senso dell’intimità; e insicuri nelle relazioni umane e affettive cerchiamo una compensazione emotiva (sposeremmo un robot) in quelle veicolate dalla tecnica, Sherry Turkle appartiene alla (fortunatamente) crescente schiera dei critici della Rete. Da leggere.
L’animale sociale > di David Brooks Le discipline che studiano il cervello umano – dalle neuroscienze alla sociologia, dall’economia comportamentale alla psicologia – hanno ormai scardinato la concezione secolare dell’uomo come entità divisa: da un lato la ragione a comandare, dall’altro le passioni da controllare. Un disegno che non rende conto della meravigliosa profondità dell’essere umano, e che anzi ha causato danni sul piano sociale, politico ed economico. L’inconscio non è solo importante, ma è il vero motore del nostro pensiero e delle nostre azioni, il reale e concreto fondamento della ragione. E l’uomo non è un animale razionale e individualista: al contrario, è un animale sociale, definito dalle relazioni con gli altri e legato ai suoi simili. «È come se vivessimo in una casa dove abbiamo sempre saputo che c’era un seminterrato» scrive David Brooks. «Ora però abbiamo scoperto che quel seminterrato è molto più grande di quanto avessimo mai pensato».