Proust era un neuroscienziato di Jonah Lehrer – Giuliano Spagnul, labottegadelbarbieri.org

Un libro che «si fa leggere d’un fiato, è avvincente e ha una prosa chiara che si mette al servizio di concetti e teorie scientifiche normalmente ostiche al grande pubblico». Sul blog La Bottega del Barbieri, le considerazioni di Giuliano Spagnul sul saggio di Jonah Lehrer Proust era un neuroscienziato.

Lehrer – La verità, vi prego, sul (nuovo) amore di Elisabetta Reguitti, Il Fatto Quotidiano

«Un libro che può essere considerato un saggio, un manuale, ma anche un romanzo ambientato nella realtà in cui siamo immersi». Sull’amore, di Jonah Lehrer riporta le ultime ricerche scientifiche […]

Lehrer – Sull’Amore di Antonella Giannini e Lucio Saccone, Prime Pagine-RadioLibri.it

«Sull’Amore è una sonda lanciata nel mistero profondo degli affetti che durano decenni». L’abitudine, l’attaccamento, il matrimonio, la limerenza…sono solo alcuni degli innumerevoli volti dell’amore. Nel suo ultimo libro, Sull’Amore, […]

Lehrer – Pillole d’amore #12

«Il contributo più importante che [Farr] diede fu l’analisi del 1858 dei benefici del matrimonio per la salute. Partendo dalle statistiche di morte degli adulti francesi, Farr riuscì a dimostrare […]

Lehrer – Pillole d’amore #11

«Come hanno osservato gli scienziati in un follow-up: «Le prove a disposizione sembrano suggerire che usare gli algoritmi matematici nei siti di incontri sia efficace quasi come accoppiare le persone […]

Lehrer – Pillole d’amore #10

«Perché Darwin si comportò così? Perché si sposò quando aveva tante buone ragioni per rimanere scapolo? Nessuno lo sa. È possibile che non lo sapesse nemmeno lui. O forse il […]

Lehrer – Pillole d’amore #9

«Quando abbiamo un partner più sensibile, riusciamo a gestire meglio le emozioni spiacevoli, e questo modifica definitivamente il modo in cui metabolizziamo il cortisolo e affrontiamo lo stress. Il risultato […]

Lehrer – Pillole d’amore #8

«In uno dei suoi articoli più recenti sul Grant Study, Vaillant conclude che ci sono solo «due pilastri della felicità. Uno è l’amore, l’altro è trovare come affrontare la vita […]

Lehrer – Pillole d’amore #7

«Il termine tecnico per definire questo stato mentale – la condizione di Romeo e Giulietta – è limerenza. Secondo la psicologa Dorothy Tennov, si tratta di una condizione molto diffusa, […]

Lehrer – Pillole d’amore #6

«Un recente studio ha scoperto che le coppie sposate avevano sistemi immunitari molto simili, con il 50 per cento in meno di variazione cellulare rispetto agli sconosciuti della stessa fascia […]

Lehrer – Pillole d’amore #5

«La collaboratrice di Watson in questi esperimenti era una giovane specializzanda di nome Rosalie Rayner. Nel corso della ricerca, John e Rosalie ebbero un’appassionata storia d’amore. La corrispondenza tra Watson […]

Lehrer – Pillole d’amore #4

«Nel luglio del 1838 Charles Darwin stava soppesando l’eventualità di sposarsi, scarabocchiando qualche appunto a matita sul retro di una lettera. Tradusse i suoi pensieri in una lista, un bilancio […]

Lehrer – Pillole d’amore #3

«Come Elizabeth, Emma e Fanny, molti di noi sono ancora convinti che le vite migliori siano quelle condivise con un’altra persona, e che quella di un compagno sia la scelta […]

Lehrer – Pillole d’amore #2

«Il significato della vita è che finisce, ha scritto Kafka. Il significato dell’amore è che continua» Jonah Lehrer, Sull’Amore

Lehrer – Pillole di amore #1

«Perché l’amore per noi è così importante? Come siamo diventati la specie più romantica del creato? La nostra storia evolutiva sarà sempre avvolta dal mistero, e possiamo solo fare congetture […]

Lehrer – Sull’Amore, Le Scienze

«Complice lo sviluppo delle neuroscienze e un’ondata di studi di carattere psicologico, l’amore non è più una questione per artisti (da quelli della parola a quelli dell’immagine) e filosofi, ma […]

– Nuove uscite –
Jonah Lehrer, Sull’amore

«L’amore non ha bisogno di teorie, governa la nostra esistenza a prescindere da quello che sappiamo di lui. Eppure, le difficoltà di genitori come Sharon – e quale genitore non […]

Gli scienziati che salvano Proust dai letterati

«È trascorso un secolo da quando Marcel Proust si accingeva a pubblicare il primo volume del romanzo Alla ricerca del tempo perduto. Per l’esattezza uscì l’11 novembre del 1913, e […]

La musica è scienza

Per molti giugno è il mese che dà il via all’Estate, per altri è soprattutto il mese che ospita i grandi eventi di musica dal vivo. Gli appuntamenti imperdibili di avvio stagione sono almeno due e si svolgono entrambi a Torino.Il Traffic Festival, evento ormai di carattere internazionale che avrà luogo dal 7 al 9 giugno, voluto e presieduto da Max Casacci dei Subsonica, giunto alla sua nona edizione, e la neonata Festa della Musica, che debutterà il 21 nelle vie del quadrilatero romano.
Al Traffic di quest’anno suoneranno, tra gli altri, The XX, Tim Exile, Orbital, Foxhound e James Blake. La Festa della Musica nasce invece sull’onda di quella che fin dal 1976 si celebra in Francia a ogni solstizio d’estate, ed è aperta a chiunque abbia voglia di suonare e ballare, dal primo pomeriggio fino a mezzanotte.

La formula della creatività: impazienza e niente abitudini (aprile 2012)

Giulio Giorello recensisce il nuovo libro di Jonah Lehrer, Imagine: How creativity works, che pubblicheremo prossimamente e di cui abbiamo già curato le edizioni di Proust era un neuroscienziato e Come decidiamo.

Il testo, a detta dello stesso Giorello è “una serie di racconti meravigliosi circa scoperte e invenzioni proprio per capire come funziona la nostra creatività”, ma qual è la formula dell’immaginazione creativa? Secondo il filosofo e matematico milanese “deve includere curiosità e anticonformismo, insieme all’impazienza per ogni vecchia formula che pretenda di imbrigliare l’immaginazione”.

Come funziona la creatività

Un articolo sulla creatività di Jonah Lehrer, giovane scrittore statunitense autore di Proust era un neuroscienziato e Come decidiamo – e di cui prossimamente pubblicheremo Imagine: How creativity works, in questi giorni in uscita negli Stati Uniti da cui è tratto il testo che segue – che ci spiega come in ogni persona possa nascondersi uno Steve Jobs o un Bob Dylan. La creatività non è un potere soprannaturale, un dono del cielo o qualcosa di scritto nei nostri geni, ma un atto spontaneo, un flash che molto spesso si manifesta proprio quando non stiamo pensando direttamente al problema da risolvere.