Scoperta > di Roberto Defez In Scoperta Roberto Defez mostra come la ricerca scientifica non sia un lusso culturale, ma la più concreta opzione per dare un futuro al Paese e alle nuove generazioni, e per far tornare una parte del […]
Nello scandalo molto inglese l’unico a rimetterci è un povero cane di Paolo Bertinetti, TuttoLibri > 12.01.2018 «Uno scandalo molto inglese è un libro che in larga parte si basa su dati oggettivi, documentati e certi, ma che a partire da questi, con una ricostruzione delle vicende […]
Preston – Uno scandalo molto inglese di Gabriele Ottaviani, convenzionali.wordpress.com > 18.12.2017 «Preston scrive d’ipocrisia, inganni, tradimenti, politica. Dell’algida Albione nel 1975». Uno scandalo molto inglese di John Preston racconta di uno dei casi politici più controversi del Novecento: lo scandalo che […]
Uno scandalo molto inglese > di John Preston Inghilterra, primi anni Settanta. Il leader del Partito Liberale, Jeremy Thorpe, nasconde un segreto: l’ex modello Norman Scott dichiara di essere stato il suo amante nei primi anni Sessanta, quando l’omosessualità era illegale. Insabbiamenti, […]
Morozov – Il cyberspazio non esiste di Philip Di Salvo, Wired > 09.02.2016 “Facebook, Google e gli altri giganti della Valley sono i capofila di un capitalismo data-centrico e, – previa accettazione acritica dovuta alle magie dei loro prodotti offerti al costo, carissimo, […]
Morozov – Vade retro Silicon Valley di Massimo Russo, La Stampa > 28.01.2016 «Per Evgeny Morozov Wall Street e la Silicon Valley sono solo due facce della stessa medaglia: le grandi piattaforme digitali come Amazon, Google e Facebook, o i giganti della sharing economy come Airbnb e Uber, in […]
Così l’Italia non cambia faccia – Fabio Chiusi > 16.07.2014 «Che a Matteo Renzi piaccia ammantare la sua retorica del gergo internettiano e dell’innovazione non è un mistero. Si prenda il discorso dell’inaugurazione del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea, […]
Critica della democrazia digitale > di Fabio Chiusi Da decenni gli esperti si dividono sulla possibilità della rete di permettere una maggiore partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, fino all’utopia dell’autogoverno del popolo, che secondo molti equivarrebbe a una versione “social media” della democrazia diretta ateniese. Ora che sono stati condotti in tutto il mondo esperimenti per implementare soluzioni tecnologiche nelle procedure democratiche, è tempo di chiedersi se i risultati prodotti siano all’altezza delle aspettative. Descrivendo un panorama contraddittorio ma ricco di potenzialità, Fabio Chiusi ci racconta le più interessanti esperienze di democrazia digitale; soprattutto quelle italiane, che fanno del nostro Paese uno dei laboratori più avanzati e un osservatorio privilegiato per valutarne l’efficacia.
Moderni samurai > 14.10.2013 «Lo possiamo leggere in due modi, Il bagnino e i samurai, il libro che Daniela Minerva e Silvio Monfardini hanno appena pubblicato per Codice Edizioni. Entrambi pregnanti. Entrambi istruttivi. Il […]
Così abbiamo perso la grande sfida della ricerca > 13.10.2013 «Cominciamo subito col dire chi è “il bagnino” e chi sono “i samurai”. Il bagnino è Carlo Sama, perché negli anni Sessanta così lo chiamavano sulle spiagge di Romagna, dove […]
La coppia Letta&Alfano: rinasce la DC? – di Pierfranco Pellizzetti > 02.09.2013 «Chi può essere indicato quale effettivo trionfatore nella campagna-farsa per l’abrogazione terminologica dell’IMU, subito sostituita da una nuova imposta di uguale tenore (o forse perfino peggio)? Non certo gli italiani, […]
Un futuro perfetto > di Steven Johnson Un futuro perfetto è il ritratto di una nuova visione del mondo, in totale rottura con le categorie tradizionali del pensiero liberale o conservatore. Steven Johnson propone un modello di sviluppo basato sulle ‘peer network’, le reti di pari capaci di trasformare ogni settore economico e politico in una realtà decentralizzata e partecipata, dai governi locali ai movimenti di protesta, dal giornalismo ai nuovi modelli di assistenza sanitaria. Johnson esplora questa idea di progresso narrando una serie di vicende affascinanti, tra cui la progettazione del sistema ferroviario francese, la battaglia contro la malnutrizione in Vietnam o i curiosi “eventi dello sciroppo d’acero” e del servizio 311 a New York. In un momento storico delicato, in cui il sistema politico appare irrimediabilmente intasato di vecchie idee, Un futuro perfetto dimostra che il progresso non solo è ancora possibile, ma può assumere nuove forme.
Conflitto > di Pierfranco Pellizzetti Stiamo assistendo, in questi anni, a una progressiva accelerazione delle insorgenze sociali: dalle piazze maghrebine agli indignados fino a Occupy Wall Street, l’opposizione al vigente ordine economico e politico si è diffusa a macchia d’olio. Eppure le logiche che hanno regolato il mondo negli ultimi trent’anni non sono state neanche scalfite, e l’antagonismo è rimasto confinato nella dimensione sterile della pura testimonianza, politicamente inerte. Perché? Secondo Pellizzetti è il conflitto il vero motore del cambiamento, la linfa vitale utile ai movimenti per riconquistare posizioni di forza. Per mirare al cuore di tenebra del potere del terzo millennio, indignarsi non basta più: occorre occupare democraticamente il punto critico dove il potere collude con il denaro.
La dittatura dell’incompetenza > 18.04.2013 «Ultimamente, il mio cavallo di battaglia nelle conversazioni da cocktail party — è un modo di dire: mai stato a un cocktail party — è aspettare il momento giusto per buttare […]
I mostri sono tra noi > 08.03.2013 Un articolo di Ferdinando Boero, autore per noi di Economia senza natura, su Internazionale. «Darwin era un gradualista, e la sua proposta di meccanismo di evoluzione era che, gradualmente, […]
Un estratto da L’esercizio della democrazia, di Giorgio Napolitano e Gustavo Zagrebelsky > 26.02.2013 Quella di oggi è una giornata in cui difficilmente si può parlare di qualcosa che non sia la politica. Abbiamo quindi preparato per voi un estratto da L’esercizio della democrazia, […]
La vera urgenza politica > 15.02.2013 Abbiamo fatto tre domande a Ferdinando Boero, biologo marino e autore per noi di Economia senza natura. Tre domande che ci sono venute in mente dopo aver letto quest’articolo. Ecco […]
Clay Shirky – Come internet trasformerà i governi del mondo > 07.01.2013 Con internet, il mondo ha imparato a essere ‘open source’, e le persone, diventate ormai ‘utenti’, a immergersi quotidianamente in un flusso d’informazioni enorme, una risorsa impensabile fino a pochi […]
La «coda lunga» della politica (aprile 2012) > 19.04.2012 David Allegretti su il Post prende in prestito il concetto di “coda lunga” coniato da Chris Anderson in un articolo dell’ottobre 2004 su Wired Magazine, da cui è nato il libro La coda lunga – da un mercato di massa a una massa di mercati, per applicarlo ai gruppi politici nati dal basso, sfruttando le potenzialità del web e dei social network. Questi movimenti, caratterizzati da un’ampia base di sostenitori, sembra che siano in grado, secondo l’autore del post, di spaventare e insidiare i grandi partiti politici del nostro Paese.
I nuovi poveri > di Pierluigi Dovis, Chiara Saraceno Le politiche di divaricazione sociale degli ultimi anni e la recente crisi finanziaria hanno portato alla povertà fasce di popolazione fino a ieri abituate a una vita dignitosa. Sono i cosiddetti “nuovi poveri”, persone che appartengono e testimoniano un’ampia zona grigia dove la mancanza di denaro significa anche insicurezza, precarietà e fragilità relazionale.
Democrazia, legge e coscienza > di Stefano Levi Della Torre, Claudio Magris Quello tra coscienza e legge è un rapporto complesso che regola la vita della persona all’interno della comunità e delle istituzioni, una costante tensione talvolta sfociata in tragico conflitto, interiore e sociale.
L’esercizio della democrazia > di Giorgio Napolitano, Gustavo Zagrebelsky Questo volume inaugura una collaborazione tra Codice edizioni e Biennale Democrazia, progetto civile e culturale che sta compiendo un profondo lavoro di indagine sul senso e il valore del concetto di democrazia nella società contemporanea, e la cui prima edizione si è svolta a Torino nel 2009.
Lo spettro del capitale > di Sergio Bellucci, Marcello Cini Durante gli ultimi vent’anni il capitalismo ha conosciuto un cambiamento epocale: da un’economia prevalentemente materiale, veicolata dalla legge della domanda e dell’offerta e dalla produzione di merci fisiche, si è passati a un’economia dell’immateriale e alla produzione di un bene intangibile e non “mercificabile”: la conoscenza.
Ideologia > di Michael Freeden “Ideologia” è uno dei termini più controversi del nostro vocabolario, capace di suscitare allo stesso tempo attrazione e repulsione. Considerato uno dei più alti e raffinati momenti di strutturazione sociale […]