Nuove uscite – Renato Bruni, Erba Volant > 02.10.2015 Si chiama biomimetica, ed è il metodo per studiare e imitare la natura garantendo all’uomo innovazioni efficaci e sostenibili. Così, le felci da appartamento che assorbono sostanze nocive diventano un […]
Tre domande a… Andrea Illy > 25.09.2015 Presidente della Fondazione Altagamma, che riunisce le imprese ambasciatrici nel mondo dello stile di vita italiano, e presidente e amministratore delegato di illycaffè e chimico di formazione, Andrea Illy (@andrea_illy) è […]
L’ape e la locusta > di Geoff Mulgan Le api rappresentano il capitalismo al suo meglio: sono i produttori che generano beni di valore per il prossimo, che si tratti di tecnologie ingegnose, cibo di qualità, automobili o farmaci. Incanalando questa energia costruttiva, il capitalismo ha migliorato le condizioni di vita di tutti, più di qualsiasi altro sistema economico. Le industriose api hanno però una loro controparte: sono le voraci e irresponsabili locuste, predatrici attratte da profitti immediati che, favorite dalla negligenza di molte società e dall’assenza di adeguati organi di controllo, hanno provocato crisi e recessioni, mettendo in pericolo la sopravvivenza dell’intero sistema. La storia ci insegna che questa situazione non potrà andare avanti a lungo; ma il capitalismo, dice Mulgan, ha in sé tutti gli strumenti per superare la crisi, uscendone più rinnovato e più umano.
La guerra segreta per conquistare il salotto – Nick Bilton su Wired (luglio 2012) > 05.07.2012 È in corso una guerra nei nostri salotti. Lo sapevate? A combattere sono i grandi colossi informatici: Apple, Microsoft, Google. In palio ci siamo noi, i nostri divani, il nostro […]
Michio Kaku viaggia nel futuro e racconta il nostro domani (20 marzo 2012) > 28.03.2012 Nel suo nuovo libro, “Fisica del futuro”, Michio Kaku ci accompagna per mano fra i possibili scenari del nostro futuro prossimo, con fantasia narrativa, ma anche con la solidità della conoscenza degli elementi scientifici sui quali il nostro domani sta per germogliare, e in alcuni casi è già un concreto presente.
[Il Riformista – Scienziati d’Italia – febbraio 2012] > 13.02.2012 Alcuni dei più autorevoli specialisti della materia raccontano in quattordici saggi (a cura del giornalista scientifico Marco Cattaneo) un secolo e mezzo di storia della scienza nazionale. Senza avere la pretesa della completezza, questo lavoro ha il merito di raccogliere una serie di episodi esemplari del ruolo fondamentale della scienza nello sviluppo dell’Italia. “Il quadro che emerge è quello di un’avventura in chiaroscuro – osserva il curatore – in cui luminose storie di scienza si confondono troppo spesso con meschine vicende politiche. In cui il coraggio di alcuni straordinari ingegni si oppone (…) alla prosopopea supponente di chi crede che la ricerca scientifica sia un lusso, se non proprio uno spreco, nel quadro del sistema produttivo di un paese”.
Io vivo nel futuro! > 19.05.2011 Ecco il nuovo libro di Nick Bilton “Io vivo nel futuro”. Nuovo libro e nuovo autore per la nostra casa editrice. Per tecnofobici e fanatici: per chi vede l’iPad come una semplice moda e chi ha compreso che stiamo andando incontro a dei cambiamenti, e vuole capirli.
Io vivo nel futuro > di Nick Bilton Smartphone, iPad e piattaforme digitali come Twitter e Facebook hanno modificato radicalmente la produzione e il consumo dei contenuti: nelle nostre case e nei nostri cellulari si sta affacciando una nuova forma di cultura che avrà profondi effetti sulle abitudini di vita e sugli stessi meccanismi cerebrali.
La natura della tecnologia > di William Brian Arthur Tutte le tecnologie, anche le più innovative, sono sempre costruite su altre già esistenti e riadattate per nuovi obiettivi, in un processo cumulativo e inarrestabile che ricorda l’evoluzione biologica delle specie viventi.
Surplus cognitivo > di Clay Shirky Questo è un libro sul tempo libero. Qualcosa di molto comune, certo, ma pensate di considerare il tempo libero dell’umanità come un unico insieme, una specie di surplus cognitivo, e di utilizzarlo attraverso i nuovi media e le possibilità di condivisione e di dialogo che offrono. Mentre i media del Ventesimo secolo permettevano un unico evento, il consumo, il cablaggio dell’umanità ci permette di trattare il tempo libero come una risorsa globale condivisa, e di immaginarci nuovi tipi di partecipazione.