Zombie come metafora – L’apocalisse millennial pink di Ling Ma – Angela Bernardoni, Staynerd

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Angela Bernardoni pubblica su Staynerd un lungo articolo dedicato agli zombie nel cinema e nella letteratura. Poteva mancare Febbre di Ling Ma?

«Nel corso degli anni, gli zombie hanno incarnato gran parte delle paure del mondo occidentale», e in Febbre simboleggiano (anche) il collasso del capitalismo.

«Siamo a New York, l’anno è il 2011. Un’epidemia dalla Cina, la febbre di Shen, trasforma i malati in individui senza volontà, corpi in cui solo la memoria delle azioni compiute in vita sopravvive. Come macchine di una catena di montaggio, i non morti apparecchiano e sparecchiano incessantemente la tavola, spiegano e ripiegano a ciclo continuo le maglie nei negozi in cui lavoravano, camminano intorno ai luoghi della loro infanzia. Quelli di Ling Ma non sono zombie aggressivi, sono a malapena zombie, ma incarnano le paure della nostra generazione, e lo fanno rimanendo immobili nel luogo in cui sono, vittime della ripetitività e della monotonia. Proprio come ingranaggi di una fabbrica globale, i malati di febbre sono l’estrema rappresentazione di quello che ogni essere umano è: un morto ancora vivo.»

«Il punto di forza della scrittura di Ling Ma non si trova certo nella trama innovativa che, al contrario, sfrutta tutti i trope del genere – dal centro commerciale come luogo sicuro al leader religioso pazzo – per mettere a proprio agio il lettore e permettergli di concentrarsi sui temi che realmente le stanno a cuore, ma proprio nell’acutezza con cui l’autrice espone il suo piccolo trattato sull’economia morente dell’Occidente nella cornice della morte dell’umanità.»

 

A questo link l’articolo completo.

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