Uomini e macchine, tutti nella stessa infosfera

La Stampa

La rivoluzione dell'informazione - Luciano Floridi«Il 7 giugno 1954 moriva, in circostanze tragiche, Alan Turing, il matematico inglese considerato uno dei padri dell’informatica. Non aveva ancora compiuto quarantadue anni. A lui si devono, oltre al resto, la macchina ideale nota come «macchina di Turing», ovvero il modello concettuale alla base del computer moderno, e il «test di Turing», ovvero la riflessione che diede il via agli studi sull’intelligenza artificiale. Ma Alan Turing, secondo Luciano Floridi, filosofo a Oxford e recentissimo vincitore del premio Weizenbaum, non fu solo un grande scienziato, fu uno di quei rari pensatori capaci di rivoluzionare il modo in cui l’umanità concepisce sé stessa».

Così inizia l’articolo che Juan Carlos De Martin dedica a Luciano Floridi su La Stampa. Un pezzo che racconta il libro “La rivoluzione dell’informazione” partendo da un personaggio molto caro sia all’autore, sia a Codice Edizioni: Alan Turing.

 

Per leggere l’articolo completo, cliccate QUI.

 

Vi ricordiamo che Luciano Floridi vi aspetta oggi pomeriggio (ore 18) alla Feltrinelli di piazza CLN, Torino. Insieme a lui dialogheranno l’autore dell’articolo sopracitato -Juan Carlos De Martin- e Ugo Pagallo.

 

Se vi interessa saperne di più su Luciano Floridi e sul suo libro, potete cliccare QUI per leggere lo speciale che gli abbiamo dedicato qualche giorno fa.

Se invece volete conoscere la storia (e la vita, e il genio, e la morte) di Alan Turing, QUI trovate una sezione di approfondimento sulla sua biografia, “L’uomo che sapeva troppo” di David Leavitt.