«Durante gli anni della mia giovinezza essere neri a Baltimora significava essere nudi di fronte agli elementi del mondo»: lo scrive Ta-Nehisi Coates in Una lotta meravigliosa, libro del giorno della trasmissione Qui comincia di Radio 3.

Non è cambiato molto dai tempi in cui Ta-Nehisi era giovane: da pochi giorni sappiamo che il 30 marzo scorso un ragazzo afroamericano di trent’anni con problemi psichici, Daniel Prude, è stato fermato dalla polizia perché correva nudo per strada. I poliziotti lo fermano, lo incappucciano (perché Daniel non la smette di sputare), lo mettono a terra e uno degli agenti gli mette un ginocchio sulla schiena. Daniel smette di muoversi, soffoca, viene soccorso dai paramedici ma muore sette giorni dopo in ospedale.

In Un lotta meravigliosa, Coates racconta la comunità nera di Baltimora soffocata dal crack e dalla politica di Reagan: un mondo in cui le gang sembrano una buona soluzione per non fare la fame. Forse Coates e i suoi fratelli sarebbero stati risucchiati per quella strada se non fosse stato per il padre Paul, veterano del Vietnam, ex membro delle Pantere Nere, che aveva aperto in cantina una casa editrice per raccontare la vera storia della civiltà africana ed era disposto a qualunque sacrificio per garantire ai suoi figli un futuro e tenerli lontano dalla strada.

A questo link la puntata completa.

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