Evgeny Morozov, autore di Contro Steve Jobs, in un’intervista su Il Messaggero ci spiega chi è stato per lui il creatore di una delle aziende più ricche e importanti del mondo: “un genio, ma non un profeta, ‘nostro signore del marketing’, ma non un filosofo, un abilissimo imprenditore, ma non un santo”.
Il mio obiettivo è dare una chiave di lettura diversa al mito di Jobs. All’indomani della sua morte esponenti dell’intellighenzia mondiale lo hanno celebrato come fosse un santone e le sue invenzioni oggetti di culto. Anche l’autorevole Der Spiegel lo ha accostato ai grandi della filosofia. In realttà Jobs non è Heidegger, ma solo un abilissimo uomo d’affari riuscito a costruire un’aura aziendale, realizzare dipendenze da oggetti e pure inventarsi consumatori quando si di fiaccava il mercato.
Evgeny Morozov