Un movimento di technium

Il Foglio

«Quando Beppe Grillo (ovviamente su impulso di Gianroberto Casaleggio) impediva durante la campagna elettorale ai suoi di rilasciare interviste o di partecipare a trasmissioni televisive espellendo inesorabilmente chi disobbediva, avevo pensato che la risposta fosse ovvia: non avrebbero saputo tener testa alle obiezioni, rispondere alle specifiche domande che sarebbero state loro rivolte, dato che il Cinque Stelle era un movimento di protesta e non di proposte (realistiche e non utopiche). Adesso, dopo i primi passi ufficiali in seguito alla vittoria alle elezioni penso si possa dare una risposta più approfondita e più preoccupante.

(…) Kevin Kelly, un super esperto fondatore della rivista Wired, ha portato alle estreme conseguenze questo ragionamento nel suo Quello che vuole la tecnologia (Codice) affermando che il rapporto tra essere umano e tecnologia digitale ha creato quello che lui definisce il technium. Vale a dire una specie di entità a sé che quasi non è più controllabile dall’uomo e in cui si sta manifestando la “comparsa del sé”. Un Sé che è addirittura fantascientificamente “immortale” in quanto formato da idee».

Gianfranco de Turris, Il Foglio (per leggere l’articolo completo, scarica il PDF a lato).

 

 

 

Kevin Kelly - Quello che vuole la tecnologia

Kevin Kelly appartiene a quella ristretta cerchia di pensatori in grado di cogliere le grandi traiettorie che attraversano la storia, e di svelarne la trama. In Quello che vuole la tecnologia Kelly ci racconta come la tecnologia nel suo complesso non sia solo un guazzabuglio di fili e metallo, ma un organismo vivente e in continua evoluzione, con esigenze proprie e tendenze inconsce.