I paleolitici erano più sani: copiamoli (almeno un po’) – Alex Saragosa, Il Venerdì

Il Venerdì

Il Venerdì dedica un articolo a Il corpo dell’Antropocene di Vybarr Cregan-Reid. Quest’era in cui l’uomo ha impresso il suo marchio sul pianeta non ha avuto solo effetti sulla natura, ma anche sulla nostra salute. Secondo Vybarr Cregan-Reid, «il nostro corpo si è evoluto per stare immerso nella natura, muoversi e contare su fonti di cibo incostanti. Condividiamo, insomma, il DNA dei paleolitici, ma viviamo in metropoli dall’aria inquinata, tentati da cibi ipercalorici e stando immobili per ore. C’è da meravigliarsi che la salute ne risenta?» Le nostre mascelle non hanno più spazio per ospitare i denti del giudizio perché mangiamo troppi cibi morbidi, i nostri occhi diventano miopi perché i bulbi oculari non ricevono tutta la luce solare che è necessaria per il loro sviluppo, per non parlare delle patologie della schiena, del cuore e del sistema circolatorio….

Bisogna tornare a vivere come nel Paleolitico? «No» rassicura Cregan-Reid «basterebbe rimettere in sincrono DNA e stili di vita, recuperando abitudini come camminare alcuni chilometri al giono, far giocare i bambini all’aperto, non stare seduti per ore e mangiare in modo sano.»

A questo link l’articolo completo (da leggere all’aperto!).

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