Quante scoperte e invenzioni rubate l’occasione fa lo scienziato ladro – Emanuela Griglié, La Stampa

La Stampa

«La storia della scienza è zeppissima di furti» scrive Emanuela Griglié nella sua recensione di Geni nell’ombra per La Stampa. Il saggio di Milly Barba e Debora Serra «nasce da un attento lavoro di ricostruzione storica durato oltre quattro anni e dall’incontro fortunato con uno dei nostri più brillanti scienziati: Giuseppe Brotzu – ci spiega Barba.»

Lo scienziato sardo scoprì le proprietà antibatteriche di alcune sostanze presenti nelle acque del Golfo di Cagliari, ma il suo fondamentale contributo non fu riconosciuto ufficialmente. Geni nell’ombra racconta la sua storia e quelle di altri ricercatori le cui intuizioni non hanno ottenuto il giusto merito.

«A volte gli scienziati sono vittime della “sindrome dell’impostore”: negano persino a sé stessi i propri meriti, con ingiustificata umiltà – prosegue Griglié. Come Russell Wallace, che formulò una teoria dell’evoluzione della specie molto simile a quella che stava elaborando Charles Darwin. Wallace, a 25 anni, parte per la sua prima spedizione in Amazzonia. Ma è nel 1858 che, in preda ad un attacco di malaria, ha l’intuizione definitiva sul ruolo della selezione naturale. Espone la sua teoria in una lettera spedita dalle Molucche proprio a Darwin, che – pensa un po’ – l’anno successivo pubblicherà L’origine delle specie. Ma Wallace aveva un gran bel carattere e non se la prese e, anzi, i due scienziati divennero pure amici.»

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