Su Il Tirreno Nicola Nucci racconta l’ultimo saggio di Vittorio Pellegrini, Il lampo dell’elettrone. Sebbene se ne sappia ancora relativamente poco, «questa particella elementare è presente in tanti elettrodomestici e apparecchi elettronici», scrive Nucci.

Il lampo dell’elettrone «ripercorre le scoperte e la storia di una particella fondamentale che ha cambiato la nostra vita». Ma, precisa l’autore, «è anche un libro che vuole raccontare cosa è la scienza. Tutti pensano che sia una disciplina ferrea con regole granitiche, ma la definisco come un gioco, con regole precise dove vince chi osa».

Nella sua esperienza di fisico, Vittorio Pellegrini ha contribuito attivamente alla ricerca sul grafene, un materiale dalle numerose proprietà. Alcune di queste potrebbero essere sfruttate anche per sviluppare tecnologie anti Covid, spiega il professore, come quelle elaborate dal gruppo di ricerca legato al progetto europeo Graphene Flagship. «Per esempio è già stato sviluppato un sensore in grado di rivelare le particelle virali anche quando la loro concentrazione è bassissima. Il vantaggio di questi sensori è anche quello che sono flessibili e biodegradabili e possono essere stampati direttamente sulla pelle».

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