Morozov: impossibile fidarsi, i social puntano a controllarci – Gabriella Colarusso, La Repubblica

La Repubblica

Gabriella Colarusso ha intervistato Evgeny Morozov su “Repubblica” a proposito di Libra, la nuova criptovaluta di Facebook che permetterà di pagare e trasferire denaro su Messenger, WhatsApp, ovviamente Facebook, oltre a Uber, Vodafone, eBay e Iliad.

Che rischi ci sono per la democrazia se il colosso di Zuckerberg “batte moneta” senza però dover rispettare le regole che governano tutti gli altri stati? Secondo Morozov, «quando tutto quello che facciamo produce i dati, chiunque controlla i dati controlla anche quello che facciamo: le transazioni economiche non fanno eccezione». Da tenere a mente, sempre secondo Morozov, anche la necessità di Facebook di creare un sistema di pagamento interno «per prevenire nuove regole e restrizioni sulla sua attività pubblicitaria», e il tentativo di penetrare mercati come come quello indiano offrendo «servizi bancari gratuiti a chi non ha un conto in banca».

Infine, la questione fiducia. Libra è stata presentata come “un bene pubblico per il mondo” che rispetterà la privacy degli utenti, ma su questo punto il parere di Morozov è chiarissimo: «Bisogna essere pazzi o masochistici per fidarsi ancora di Facebook che parla di “bene pubblico” o “privacy”».

Come già sostenuto in Silicon Valley. I signori del silicio, per Morozov di democratico, rivoluzionario e smart nella Silicon Valley c’è ben poco. Ci sono invece dati personali, privacy e la libertà svenduta.

A questo link l’articolo completo.

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