Sul nuovo numero di Panorama si parla di chirurgia e di Sotto i ferri di Arnold van de Laar.
Il clima in sala operatoria migliorò molto con l’anestesia (se non altro calarono le urla), ma ci volle tempo perché quest’innovazione prendesse pieno. Anzi, «ci volle una regina inglese per sbloccare la situazione: nel 1853 Victoria von Hannover, madre di sette figli, all’ottava gravidanza si rifutò di sottoporsi a quella che definiva un’esperienza “animalesca”. E pretese al suo fianco John Snow, anestesita dilettante. Il dottorino, figlio di contadini, addormentò la regale partoriente con 15 gocce di cloroformio somministrate con una mascherina di sua invenzione. La regina si risvegliò estasiata (“il cloroformio è piacevole oltre ogni misura” disse) e la notizia si diffuse come un fulmine. lance pubblicò un articolo critico, i cattolici erano contrari: la donna doveva partorie con dolore. Ma il pubblico pretese la magica pozione e i chirurghi dovettero adeguarsi. La prima rivoluzione in chirurgia era stata compiuta.»