L’altra politica

La Repubblica

«Sabato scorso Rifondazione Comunista ha tenuto un seminario su Grillo e sul Movimento 5 Stelle, perché -ha detto alla Stampa il leader Paolo Ferrero- “è un fenomeno enorme, che merita di essere analizzato”. Oggi sarà la volta degli imprenditori del Nord Ovest, che in centoventi incontreranno a Torino Gianroberto Casaleggio, il teorizzatore della cyberdemocrazia che viene indicato come l’esoterico ideologo dell’ex comico Beppe Grillo, che ha invece il ruolo di frontman.

Le ilari cronache del primo mese post-elettorale sugli spaesati cittadini deputati e senatori, che in centocinquanta arrivano a subire senza battere ciglio una sorta di sequestro di persona da parte del loro guru, condotti in pullman in un luogo a loro ignoto, cominciano a lasciare spazio ad analisi meno derisorie. Non che il pattuglione di parlamentari e il loro leader non si prestino con immutata frequenza al sarcasmo, ma la temperie politica impone di dare un senso a quei milioni di voti che hanno lasciato i partiti tradizionali per approdare a quella che finora è stata denominata “antipolitica”.

Può aiutare in questa ardua impresa un saggio di Pierfranco Pellizzetti intitolato Conflitto. L’indignazione può davvero cambiare il mondo? appena pubblicato da Codice Edizioni. Premesso che tutto quello che esce dai canali della politica ufficiale è stato sbrigativamente etichettato come antipolitica, l’autore parla invece di “altra politica” (…)».

Alberto Statera, Affari & Finanza La Repubblica (per continuare a leggere, scarica il PDF a lato).

 

Pierfranco Pellizzetti - ConflittoStiamo assistendo, in questi anni, a una progressiva accelerazione delle insorgenze sociali: dalle piazze maghrebine agli indignados fino a Occupy Wall Street, l’opposizione al vigente ordine economico e politico si è diffusa a macchia d’olio. Eppure le logiche che hanno regolato il mondo negli ultimi trent’anni non sono state neanche scalfite, e l’antagonismo è rimasto confinato nella dimensione sterile della pura testimonianza, politicamente inerte. Perché?