Giulia Berillo recensisce per la rivista Marvin Nella casa dei tuoi sogni di Carmen Maria Machado (traduzione di Monica Capuani).
«Nella casa dei tuoi sogni è prima di tutto una metafora, un’architettura complessa della memoria fatta di stanze costruite e demolite, talvolta cielo, talvolta prigione. L’opera […] è un potente memoir che ritrae i contorni di una relazione d’amore inquinata dall’abuso psicologico.»
«Attraverso i luoghi della memoria, l’opera muove dalla sfera individuale, il racconto del proprio rapporto di coppia, fino al terreno dell’universale, con il disvelamento di un non-detto collettivo. L’opera si configura, in questo senso, come tentativo di definizione di un esistente arbitrariamente taciuto: essere una donna, e una donna lesbica, abusata da un’altra donna. A partire dalla definizione di archivio, dal greco ἀρχεῖον (la “casa di chi regna”), Machado ci consegna il punto di vista degli esclusi, di coloro che hanno subìto un «atto politico, dettato dall’archivista e dal contesto politico in cui vive», che ha deciso di estromettere alcune storie dalla narrazione dominante.»