Il sogno dei bianchi contro il popolo nero: è solo una storia di sopraffazione e di violenza? Dialogo dolce e serrato con Ta-Nehisi Coates – Antonio Coda, Pangea

Pangea-Rivista avventuriera di cultura & idee

Quando un libro «è così ben scritto da provocarti con la sua voce, chiamandoti in causa, offendendoti, schiaffeggiandoti, strappandoti qualcosa dal volto, sperando sia un pezzo di maschera e non di pelle viva» non si legge e basta: ci si parla.

Così Antonio Coda, che in lungo articolo su “Pangea“, «parla» con i libri di Ta-Nehisi Coates.

A questo link l’articolo completo.

"Tra me e il mondo" di Ta-Nehisi Coates

“Tra me e il mondo” di Ta-Nehisi Coates

«Straordinario.» David Remnik, direttore del “New Yorker”

«Appassionato, autorevole, e davvero commovente.» Michiko Kakutani, “The New York Times”

«Immenso. Un classico che rimarrà nei secoli.» “Publisher’s Weekly”

«Un libro di rara bellezza e onestà.» “The Washington Post”

«Vi prego. Leggetelo.» Jay-Z

La lunga lettera che l’autore scrive al figlio Samori nel giorno del suo quindicesimo compleanno. Lo straordinario racconti di Coates della sua infanzia nella parte sbagliata di Baltimora, della paura delle strade e delle gang, della scuola, della violenza, della polizia. Vincere questa paura, la paura di perdere il proprio corpo, diventerà lo scopo della sua vita. Per la prima volta la ricostruzione della storia americana riparte da zero; e riparte proprio da Ground Zero – dove ben prima del crollo delle torri gemelle c’era la sede del mercato degli schiavi della città di New York – per arrivare alle continue uccisioni ingiustificate di neri da parte della polizia, una violenza che diventa in questo racconto la storia universale del razzismo. Questo è un libro da cui nessuno uscirà indenne.

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"Una lotta meravigliosa" di Ta-Nehisi Coates

“Una lotta meravigliosa” di Ta-Nehisi Coates

«Durante gli anni della mia giovinezza essere neri a Baltimora significava essere nudi di fronte agli elementi del mondo.» Ta-Nehisi Coates

«Un memoir con uno straordinario profilo letterario.» Philip Roth

«Coates è già una voce essenziale.» Stefano Pistolini, “Il Venerdì di Repubblica”

Paul Coates era una divinità tanto enigmatica quanto affascinante, per il giovane Ta-Nehisi. Veterano del Vietnam, ex membro delle Pantere Nere, aveva aperto in cantina una casa editrice per raccontare la vera storia della civiltà africana. Paul era un genitore inflessibile e severo, disposto a lottare e a sopportare qualsiasi sacrificio per tenere i suoi sette figli (soprattutto Ta-Nehisi e Bill) lontani dalle pericolose strade di Baltimora e garantire loro un futuro. L’autore di Tra me e il mondo racconta i difficili anni dell’adolescenza, combattuta tra l’ammirazione sconfinata per il padre, la tentazione offerta dalla scuola di vita delle gang e l’amore per i libri e la cultura nonostante un pessimo rapporto con le autorità scolastiche. Fino all’approdo alla Howard University, l’Harvard dei neri, dove Ta-Nehisi e Bill troveranno finalmente la loro strada per la maturità.

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