Interviste – Francesca Buoninconti ci racconta il suo “Senza confini” – Animal Trip

Animal Trip

Una lunga intervista dei “viaggiatori per natura” autori del blog Animal Trip a Francesca Buoninconti, autrice di Senza confini .

Una chiacchierata su molti temi, in cui Francesca ha potuto raccontare anche alcune delle sue incredibili esperienza da naturalista.

«Gli animali sono sempre stati una mia grande passione, ma mi considero qualcosa più di una semplice appassionata, ho una formazione da naturalista: all’università ho studiato scienze naturali e sono diventata inanellatrice. Ho imparato cioè a studiare e monitorare la migrazione degli uccelli con la tecnica dell’inanellamento a scopo scientifico e negli anni passati, prima di intraprendere il lavoro di giornalista, ho fatto tanta esperienza sul campo in diverse stazioni italiane. Sono stata – a volte anche per tre mesi di fila – sulle isole tirreniche dove si studia la migrazione in primavera, come Ventotene, Ponza, Zannone e Ustica. Oppure sulle Alpi, per studiare invece la migrazione autunnale. O ancora mi è capitato di partecipare ad altri campi di inanellamento sui monti del Matese e in Irpinia, nell’Oasi di Conza, in Campania. O di inanellare i grifoni in Abruzzo per un progetto dei Carabinieri Forestali, affiancando amici e colleghi che se ne occupano da anni».

E il racconto continua… «L’esperienza che porto nel cuore sono le settimane di inanellamento trascorse oramai quasi dieci primavere fa a Zannone: uno scoglio completamente disabitato, se non dai mufloni, grande appena un chilometro quadrato, dove non ci sono certo tutti i comfort. A Zannone non c’è un molo per attraccare, si salta direttamente sull’isola dalla barca; bisogna portare in spalla tutti i viveri e l’acqua, compreso le bombole del gas per cucinare. Si soggiorna in tenda, non c’è luce o acqua corrente e il lavoro di squadra in questi casi è fondamentale: di norma si è in cinque o sei, e c’è bisogno della massima collaborazione da parte di tutti. Una volta ci è capitato persino di rimanere quasi senz’acqua potabile: era maggio, eravamo sei inanellatori sull’isola e in dispensa restavano solo gli ultimi due litri di acqua potabile. Purtroppo la barca che doveva portarci i viveri non poteva partire per il mare grosso che sarebbe durato giorni… per fortuna alla fine i rifornimenti ci sono arrivati in elicottero».

A questo link l’intervista completa.

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