«Riconoscere di vivere in un Paese costruito da schiavi non significa creare ulteriore divisione, significa elaborare la vergogna di secoli di schiavismo, significa trasformare il senso di colpa in un monito duraturo, significa gettare finalmente le basi per costruire una nazione libera dal concetto di razza».
La questione del risarcimento per i secoli di sfruttamento della schiavitù da parte degli Stati Uniti è al centro del nuovo libro di Ta-Nehisi Coates, Un conto ancora aperto. Fabio Deotto illustra questo controverso problema in una interessante recensione su La Lettura de Il Corriere della Sera.