«Coates parla del corpo perché in un Paese come l’America, come il suo, farcito di altari e di corredi leggendari, il corpo di alcuni non è garantito. La sua integrità è frutto di un complesso algoritmo, in cui sbavare un passaggio falcia ogni soluzione. Per il popolo nero, l’America non è un posto sicuro».
L’atto di accusa rivolto dal giornalista dell’Atlantic Ta-Nehisi Coates nei confronti della società americana e del razzismo intrinseco che la anima è di una potenza che lascia sgomenti. Tra me e il mondo è un libro che ha la forza dell’onestà ed è animato dall’intento di infondere consapevolezza nelle nuove generazioni. Cristiana Saporito gli dedica una bellissima recensione sul blog letterario Flanerì.