Askanews intervista Renato Bruni, autore di Mirabilia

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Askanews intervista Renato Bruni, autore di Mirabilia, «caso letterario di Codice edizioni».

Un libro «metà saggio di botanica, metà libro d’arte condito con una buona dose di storie e aneddoti curiosi su come nei secoli abbiamo utilizzato, rappresentato e studiato le piante» e come queste possano servire da chiave di lettura della realtà.

Un esempio per tutti, raccontato da Bruni durante la presentazione al Salone del libro insieme a Riccardo Falcinelli, è l’opera Tentazioni di sant’Antonio (1512) di Mathias Grunewal in cui, oltre ai diavoli che tirano il santo per la barba, si nota in basso a destra una figura piagata e affamata.

Ha spiegato Renato Bruni che «c’era una malattia all’epoca sconosciuta che colpiva le persone che mangiavano il pane di segale, allora molto diffuso nel Nord Europa, dove non c’era il grano. Un fungo allucinogeno aveva contaminato la segale. In molti villaggi del nord Europa quindi si erano verificati fenomeni di allucinazioni collettive, la gente vedeva i draghi e credeva ai fenomeni di possessione. In alcuni casi questi funghi provocavano anche cancrene alle dita. Proprio partendo da quest’opera ho poi sviluppato il libro».

Interrogare le immagini per capire la realtà quindi, magari con l’aiuto di un esperto: «La nostra è un’epoca molto visiva, in cui è sempre più difficile districarsi tra le informazioni vere e quelle false. C’è bisogno quindi di qualcuno che ci aiuti a esplorare a decodificare le immagini e la realtà.»

Questo è il messaggio non scritto di Mirabilia.

A questo link l’articolo completo.

Mirabilia di Renato Bruni

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