Arsand – Io sono vivo e tu non mi senti di Christine Ferniot, Internazionale

Internazionale

«Il romanzo di Arsand è un omaggio alla memoria dei deportati omosessuali, ma va al di là di questo. Lo scrittore ricompone un linguaggio che è in grado di esprimere la rabbia e la tristezza, ci sorprende con parole di crudezza estrema, ritmate come grida, poi torna dolcemente accanto a quest’uomo che resuscita».

La storia di Klaus Hirschkuh, raccontata da Daniel Arsand in Io sono vivo e tu non mi senti, è un appello disperato contro la discriminazione omosessuale: non solo quella praticata nell’abisso della persecuzione nazista, ma anche quella odierna, quotidianamente presente nel mondo libero e democratico. Su Internazionale, la bella recensione di Christine Ferniot per Télérama.

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