Alzheimer, studio lavoro ed esperienze: anche così ci si può difendere dalle demenze – il Fatto Quotidiano

Il Fatto Quotidiano

Il Fatto Quotidiano dedica un articolo alla Giornata Mondiale dell’Alzheimer e ai recenti studi sulla prevenzione delle demenze, illustrati anche in Cervello senza limiti di Johann Rossi Mason.

Recenti studi hanno evidenziato l’importanza della riserva cognitiva, una sorta di “tesoretto cerebrale” dato da «livello di istruzione, status socioeconomico e lavorativo, conoscenza di più lingue, nonché ricchezza delle esperienze nel corso della vita».

Come spiega Johann Rossi Mason, «la riserva cognitiva è qualcosa che si costruisce sin da giovani, studiando e allenando il cervello; è probabilmente associata anche a un maggior numero di cellule nervose nel cervello. Ognuno ha la sua riserva, non a caso vi sono degli individui più “fortunati” che, nonostante i segni clinici dell’Alzheimer, hanno sintomi ridotti, spesso non in grado di impattare sulla loro vita quotidiana. Tra questi vi sono, ad esempio, gli individui bilingue: uno studio pubblicato sulla rivista Trends in Cognitive Sciences suggerisce che i bilingue si ammalano di meno di demenza, la malattia qualora arrivi lo fa con esordio tardivo e sintomi più lievi. Lo studio della riserva cognitiva e dei fattori che contribuiscono al suo sviluppo sin dalla tenera età porterà un contributo enorme alla ricerca per prevenire e curare l’Alzheimer.»

A questo link l’articolo completo.

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