L’orologio che scandisce i millenni

Long Now Foundation - Clock



«Un orologio gigantesco costruito nelle viscere della montagna per scandire i momenti salienti della storia dell’umanità per migliaia di anni a venire. Potrebbe sembrare una di quelle invenzioni letterarie che hanno fatto il successo di serie come la trilogia “La Fondazione e l’Impero” di Isaac Asimov o di libri alla Cloud Atlas e, se non fosse che vi sono coinvolti personaggi come Jeff Bezos (di Amazon), Kevin Kelly (ex direttore di Wired) e Brian Eno (l’inventore della Ambient Music), la storia potrebbe anche essere una delle tante leggende metropolitane di cui spesso si legge. Invece, grazie al coinvolgimento di personaggi della cultura, dello spettacolo e del commercio elettronico, la storia dell’orologio milleniale (10 mila per essere precisi), non solo è notizia dei giorni nostri ma è realtà nella regione occidentale del Texas. Nelle vicinanze di Van Horn per essere precisi, nel cuore di una montagna che Jeff Bezos, patron di Amazon, ha messo a disposizione dei membri della Long Now Foundation.

Una fondazione questa che, sebbene non sia paragonabile alla misteriosa istituzione che crea la scienza della psico-storiografia nella trilogia di Asimov, si pone pur sempre l’obiettivo di spingere l’umanità ad inoltrarsi in maniera decisa sul sentiero dell’illuminazione spirituale, a trovare ovvero la sua vera ragion d’essere nell’universo. Un’organizzazione le cui attività risalgono agli albori dell’era digitale, visto che stata creata nel 1996 da Stewart Brand, ideatore di The Well uno dei primi magazine elettronici della storia, e da Danny Hillis, esperto di computazione parallela e protoeconomica, con il compito di insegnare all’umanità come pensare in maniera lungimirante, in opposizione all’idea del fast-thinking e del multi-tasking».

Paolo Pontoniere, La Repubblica (per continuare a leggere, clicca QUI).

 

Kevin Kelly ha pubblicato con noi Quello che vuole la tecnologia.

Kevin Kelly - Quello che vuole la tecnologiaKevin Kelly appartiene a quella ristretta cerchia di pensatori in grado di cogliere le grandi traiettorie che attraversano la storia, e di svelarne la trama. In Quello che vuole la tecnologia Kelly ci racconta come la tecnologia nel suo complesso non sia solo un guazzabuglio di fili e metallo, ma un organismo vivente e in continua evoluzione, con esigenze proprie e tendenze inconsce.
Guardando alla nostra realtà attraverso gli occhi di questo sistema ora globale per scoprire “ciò che vuole”, Kelly ne traccia la storia, seguendo poi le traiettorie delle principali tecnologie del prossimo futuro per capire dove sia diretto. Perché solo l’ascolto di quello che la tecnologia vuole può preparare noi e i nostri figli alle tecnologie che inevitabilmente verranno, e solo allineando noi stessi con gli imperativi a lungo termine di questo sistema quasi-vivente saremo in grado di godere al meglio i suoi doni. Una visione fiduciosa e trasparente, che travalica la distinzione tra umano e artificiale, tra scienza e umanesimo. Tra quello che la tecnologia vuole e quello che il genere umano ha sempre sperato per sé.

 

 

 

 

 

Le ultime news di Codice