Pierfranco Pellizzetti

L’intellettuale nell’epoca del dominio finanziario

«Probabilmente l’intellettuale engagé, cioè colui che opera professionalmente nella fabbrica delle idee al servizio di una causa, è con l’industriale capitalista, organizzatore dei fattori per la fabbricazione di beni, la figura chiave della prima modernità occidentale; ossia l’epoca in cui la società è, vuole essere e si concepisce in costante movimento. Nel mito imperante del progresso materiale e spirituale. Questo vale anche per la fase storica successiva -l’attuale- in cui il viaggio per uno scopo diventa nomadismo senza scopo e sulla freccia del tempo gravano sentenze terminali (dalla fine della storia a quella delle grandi narrazioni)? Fase in cui si registra l’arresto di quel sommovimento tellurico a dir poco cataclismico che rendeva marginale la figura del letterato, l’erudito immerso nella contemplazione di un mondo immobile, facendo emergere in tutta la sua significatività l’importanza sociale di chi cerca il senso e i significati in trasformazioni apparentemente inintelligibili. In un mondo dove nulla è più come prima; grazie a quelle “rotture” che portano l’Europa -attorno all’anno Mille ancora un’area sottosviluppata- a essere il centro economico e culturale del sistema mondo. Trattasi di rivoluzioni: tecnologico-incrementale in epoca comunal-cittadina e poi quelle successive scientifica e industriale. “La nostra società è stata forgiata da queste tre rivoluzioni legate l’una all’altra da un filo che ex post appare più che logico quasi ineluttabile. Rivalutazione sociale del lavoro sia dipendente che manageriale, connubio della scienza con la tecnica, trionfo del metodo sperimentale e della misurazione quantitativa di precisione, applicazione della ricerca tecnologica ai fini produttivi, fede nella sostanziale bontà dello sviluppo e nella libera circolazione delle conoscenze”. E all’opera per dipanare quel filo, che consente di riportare gli accadimenti a un’interpretazione esplicativa, troviamo la figura dell’intellettuale che si impegna, secondo le proprie personali opinioni e fornendo chiavi di lettura per impostare azioni strategiche, nella causa dell’avanzamento sociale».

Pierfranco Pellizzetti, MicroMega (per continuare a leggere, scarica il PDF a lato).

 

Pierfranco Pellizzetti è autore per noi di Conflitto. L’indignazione può davvero cambiare il mondo?

Pierfranco Pellizzetti - Conflitto

La lotta di classe c’è stata, ma la classe operaia l’ha persa. L’Internazionale trionfa, ma è capitalista.

Marc Augè

 

 

 

 

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