La ricerca artistica di Felice Frankel ha il fascino poetico dell’ambiguità e dell’allusione e, al tempo stesso, la vertigine di chi cammini sul crinale tra scienza e arte, aprendo la percezione a territori nuovi, a spazi che non si esauriscono nella sintesi tra le due culture. Grazie ai cortocircuiti fecondi tra incanto e rigore scientifico, le opere di Felice Frankel si sono affermate all’attenzione internazionale, imponendo la fotografa e biologa del Mit come una figura meravigliosamente irrisolta nel panorama contemporaneo. L’incanto della scienza restituisce un percorso per immagini allestito a Genova in occasione del Festival della Scienza. Per la prima volta l’Italia ha potuto così avvicinarsi alla vertigine meticcia dell’opera di Felice Frankel, al suo eccezionale vocabolario visuale della scienza. La sua arte al microscopio è un’incursione algida dentro la trama delle cose, nel tessuto misterioso della natura, dove le parti diventano improvvisamente il tutto, i particolari universali. I brevi saggi introduttivi presentano le oltre trenta opere esposte in una mostra che ha saputo, in modo inedito e pieno di fascino, portare il pubblico a confrontarsi con una galassia dallo straordinario impatto emotivo.