La Cura in tour tra Salerno e Napoli

Dal 15 al 20 aprile un tour di incontri, workshop, presentazioni, performance prendono vita, con la collaborazione dell’Università di Salerno e l’Università Federico II di Napoli, insieme a Alex Giordano, docente di Social Innovation e Società delle Reti presso l’Università Federico II di Napoli, e a Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, autori del libro del momento “La Cura“, in cui si racconta cosa è successo quando Salvatore ha deciso di condividere la propria cartella medica e ha chiesto al mondo di partecipare alla cura del suo cancro al cervello.

Siamo nell’estate del 2012, a Salvatore viene diagnosticato un tumore, da quel momento per lui e Oriana inizia una trafila ospedaliera e burocratica alla quale decidono di rispondere in maniera personale riconoscendo non solo il proprio ruolo per affrontare e comprendere la malattia, ma riportandola nella società per interrompere l’isolamento che molto spesso circonda il paziente. Dal quel momento i dati medici e la malattia diventano la metafora di un’azione globale che coinvolge artisti, designer, ricercatori, scienziati, tecnologi, studenti e tutte le persone che scelgono di prendere parte a una Cura planetaria.

Salvatore Iaconesi e Oriana Persico

La partecipazione è visibile e attiva, lo scambio è continuo e produttivo: dalla Cura sono nate centinaia di opere d’arte, dalla danza, al projection mapping, alla stampa 3D, alla poesia; paper e ricerche scientifiche; servizi e nuovi dispositivi. Il numero delle connessioni e delle storie che ha generato e continua a generare è impossibile da quantificare. E questo ciclo di incontri ne è un esempio.

Il Rural Hub, il centro di ricerche diretto da Alex Giordano sull’innovazione applicata all’agricoltura, ospiterà tra il 16 e il 18 aprile Erbe Indisciplinate, una tre giorni in collaborazione con La Casa delle Erbe in cui si imparerà a riconoscere e raccogliere 150 erbe commestibili e officinali per ribadire l’importanza di aprirsi all’ambiente che ci circonda, in perfetto accordo con quanto sostenuto dalla Cura. Lunedì 18 aprile alle 9.30 Salvatore Iaconesi e Oriana Persico incontreranno la comunità scientifica e gli studenti dell’Università di Salerno.

Mercoledì 20 aprile, invece, l’Università Federico II aprirà le porte a una conversazione sul libro La Cura, inserita all’interno del ciclo di seminari sulle culture digitali #BitGeneration, in cui i due autori si confronteranno con il filosofo Aldo Masullo e Maria Venditti.

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Intervista ad Alex Giordano*

– Perché hai deciso di scegliere “La cura” come libro di testo del tuo corso?
A giorni festeggiamo 30 anni di internet ed ancora li consideriamo “nuovi media”. C’è stato un vuoto pazzesco lasciato da istituzioni e corpi intermedi in questi anni verso la costituzione di un pensiero critico della rete e dell’innovazione in genere. Un vuoto che è stato colmato solo dal mercato con effetti devastanti che sono sotto gli occhi di tutti. Ci vantiamo tanto di avere figli “nativi digitali” che sanno usare bene le tecnologie ma se andiamo a fondo in realtà sono stati addestrati ad essere buoni utenti, clienti, di app, device e gadget elettronici. Insegno all’università per missione politica, per l’urgenza di dover fornire strumenti critici ai giovani per governare e piegare ai loro scopi le tecnologie di rete e la testimonianza de “La Cura” , vissuta e raccontata da Salvatore ed Oriana, fa toccare con mano, parlando alla testa al cuore ed alla pancia, come è possibile utilizzare per i nostri scopi, per quello che ci interessa, le possibilità forniteci dalle estensioni digitali di cui oggi disponiamo.

– Il primo workshop della Cura fra tecnologie, arte e natura: ci parli di Erbe Indisciplinate?
Al RuralHub “La Cura” prenderà la forma del contenitore che la ospita – “Erbe Indisciplinate” -, ribadendo che esiste una sola possibilità di curarsi che è quella di farlo insieme ovvero insieme a se stessi, insieme agli altri, insieme all’ambiente che ci circonda. In questa ottica con i vecchi saggi di Calvanico, il paesino di scarse 1000 anime che ospita RuralHub, e sotto la guida di Daniela Verbena e Sonia Baldoni impareremo a riconoscere e raccogliere le circa 150 erbe spontanee commestibili ed officinali che in questo periodo sono disponibili in natura. Inutile dirlo e l’esperienza presta il fianco a molteplici riflessioni sul senso di proprietà, di beni comuni ubiqui e di “giocare” con l’etnografia digitale e le tecnologie.

– Cosa state organizzando all’università?
Il tour di presentazioni del libro “La Cura” prevede sia una tappa all’Università degli Studi di Salerno che una all’Università Federico II di Napoli. “Erbe Indisciplinate”, infatti , si conclude con una giornata al Campus dell’Università degli Studi di Salerno (lunedì 18) con un workshop interdisciplinare ed una performance: portare i ragazzi a cercare le erbe spontanee officinali (curative) e commestibili per poi andarle a cucinare tutti insieme per una festa serale dove saranno offerte a tutti gli studenti al Rural Pub (ex Bodeguero) di Lancusi. Il 20 aprile, invece , al Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli terremo una presentazione ufficiale del libro all’interno del ciclo di seminari sulle culture digitali #BitGeneration che curo con Lello Savonardo, docente di Comunicazione e Culture Giovanili. Si tratta di un discorso aperto intorno ad un dialogo tra Aldo Masullo, 90 anni, filosofo, e Maria Venditti, 25 anni, cyborg. In circostanze e modi diversi sono entrambi dei maestri per me. Basterebbe questo per raccontarvi il perché di una scelta che non ha senso raccontare ma che suggerisco a chi potrà di viverla nella sua pienezza. Per quanto possibile cercheremo di documentare tutto e magari da qui diffondere quel che è possibile. Per ora seguiteci sugli hashtag #societing e #lacura , ne vedrete delle belle.

*Alex Giordano è un hacker della prima ora, filosofo delle reti e docente di Social Innovation e Società delle Reti presso il dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli