Jeffrey Sachs

Jeffrey Sachs: «È necessario che il Presidente Obama trovi più di un semplice espediente»

Da The GW Hatchet:

«Lunedì scorso, alla Elliott School of International Affairs, Jeffrey Sachs -uno degli economisti più influenti al mondo- si è scagliato contro i leader americani e internazionali per aver fallito nell’affrontare i problemi legati ai cambiamenti climatici.

Sachs, direttore dell’Earth Institute della Columbia University e consulente speciale delle Nazioni Unite, ha sottolineato come la questione dello sviluppo sostenibile sia una sfida cruciale, che non si esaurirà, aumentando le pressioni specialmente sul Presidente Obama affinché nel suo secondo mandato dia il via ad un reale cambiamento.

Evidenziando il fatto che sono passati ormai vent’anni dal summit delle Nazioni Unite a Rio, che portò alla firma del Protocollo di Kyoto -che gli Stati Uniti non hanno ratificato-, Sachs ha criticato il Paese per non aver adottato le misure necessarie: “La Nazione più importante del mondo, gli Stati Uniti, non ha fatto quasi nulla” ha detto “Ed è necessario che trovi più di un semplice espediente. Un buon governo comporta la pianificazione. Abbiamo perso l’arte e la fiducia nella pianificazione”».

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La crisi economica che ha investito prima l’America e poi il mondo intero affonda le radici in una crisi sociale e morale ancora più profonda: il declino delle virtù civiche tra le élite politiche ed economiche. Se non recupereremo un’etica della responsabilità sociale non ci sarà mai alcuna ripresa.

Jeffrey Sachs

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