Aaron Swartz

Perché la rete piange Aaron Swartz – Un articolo di David Weinberger

 

«Perché cinque giorni dopo la morte di Aaron Swartz, innovatore digitale e mente brillantissima, milioni di sconosciuti lo stanno ancora piangendo su internet come se a morire fosse stata una parte di loro, di noi? La risposta è semplice: perché è così.

Possiamo capire -anche se chiaramente non fino in fondo- il dolore dei genitori di Aaron, dei suoi amici e delle persone che, come me, hanno avuto il privilegio di conoscerlo durante la sua breve vita. Per comprendere la profondità del dispiacere di quelli che non l’avevano mai incontrato, dobbiamo invece superare certi paletti che i media hanno utilizzato per raccontare la sua storia.

Per esempio, i media amano tagliare corto chiamandolo ‘hacker’ . E sì, lo era, se per ‘hacker’ intendiamo quello che gli sviluppatori di software generalmente intendono con questo termine: una persona particolarmente intelligente che, avendo a disposizione niente, può fare qualunque cosa. Per il grande pubblico, però, un ‘hacker’ è un oscuro personaggio che viola le leggi per arrivare a informazioni protette.

Aaron non era un hacker in quel senso: lui costruiva. L’elenco dei progetti a cui ha dato il suo contributo è incredibile, come si conviene a un prodigio che a tredici anni ha anticipato il concetto di Wikipedia e a quattordici è stato consultato da tecnologi di fama per la creazione di un programma che facilitasse la fruizione e il flusso di contenuti attraverso internet.

(…) Eppure sarebbe un errore vedere Aaron solo come un ‘liberatore d’informazioni’ per il bene comune. Ha creato anche servizi per consentire l’interazione sociale attorno a informazioni e idee, perché è così che le idee hanno effetto nel mondo. Aaron aveva una concezione profonda di internet come luogo di una nuova cultura delle idee, di connessione e di gioco».

 

David Weinberger sul sito della CNN (clicca QUI per leggere l’articolo completo).

 

David Weinberger è autore per noi di La stanza intelligente. La conoscenza come proprietà della rete.

David Weinberger - La stanza intelligente

 

La conoscenza in rete è meno certa ma più umana. Meno definita ma più trasparente. Meno logica ma molto più ricca. Ogni blogger è un’emittente. Ogni lettore è un redattore.
David Weinberger

 

 

 

 

 

 

 

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