Il principio di indeterminazione, il paradosso del gatto di Schrödinger, l’ipotesi degli universi paralleli: fin dai suoi esordi all’alba del novecento la meccanica quantistica ha mostrato il suo fascino ambiguo e sottile. Una disciplina apparentemente adatta solo alle aule universitarie e al laboratori di fisica ha invece saputo conquistare l’immaginario popolare, ritagliandosi uno spazio in ambiti culturali insospettabili.
Riferimenti alla fisica dei quanti si trovano nelle opere di Miller e Updike, nelle riflessioni di Heidegger, ma anche nei Simpson e in Futurama, in Ritorno al futuro e in Sliding doors, nel linguaggio politico e addirittura in discussioni su birra e jazz e sulle etichette dei vini.